Anno | 2021 |
Genere | Documentario |
Produzione | Italia |
Durata | 70 minuti |
Regia di | Elena Goatelli |
MYmonetro |
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Ultimo aggiornamento venerdì 16 aprile 2021
Dopo aver vinto tutto quel che poteva vincere, Angelika Rainer abbondana le gare e riscopre il rapporto con la natura.
CONSIGLIATO N.D.
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Dopo aver gareggiato per tutta la vita e aver vinto quasi tutto quello che c’era da vincere, Angelika Rainer decide di abbandonare le gare e rimettersi in gioco in un viaggio personale alla riscoperta di sé stessa, del rapporto con il passato e con la natura. Davanti alle pareti di roccia e di ghiaccio più difficili al mondo, la climber affronta il momento di riflessione sulla sua carriera, alla ricerca di nuovi stimoli e nuove vie da percorrere, in libertà.
«Dietro ogni via c'è sempre una storia, quella personale di chi la sta scalando e quella di chi l'ha scalata prima di te». E dietro queste parole c'è colei che le ha pronunciate in uno dei passaggi più significativi del documentario My Upside Down World, presentato in anteprima mondiale nella sezione "Alp&Ism" della 69esima edizione del Trento Film Festival.