Titolo originale | Divine |
Anno | 2020 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Germania, Italia |
Durata | 91 minuti |
Regia di | Jan Schomburg |
Attori | Matilda De Angelis, Callum Turner, Paolo Bonacelli, Ronke Adekoluejo, Tommaso Ragno Paola Lavini, Anna Bonaiuto, Serra Yilmaz, Kemaal Deen-Ellis, Mark Davison, Pino Ammendola, Maurizio Marchetti, Mauro Marino, Maria Grazia Mandruzzato, Gianni Meurer, Anna Ferraioli Ravel, Filippo Parisi. |
Distribuzione | 102 Distribution |
MYmonetro | 1,50 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 24 marzo 2021
La storia dell'insicuro Gregor, che prima deve volare a Città del Vaticano per superare le sue paure, denunciare l'elezione del papa e innamorarsi.
CONSIGLIATO NO
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Gregory Spring è un giornalista televisivo inglese inviato a Roma per documentare la complessa procedura delle elezioni papali. È molto amato dalle spettatrici ma non si è mi innamorato, vive secondo la filosofia per cui la felicità arriva a chi non si aspetta nulla dalla vita, e naturalmente non è credente. Maria invece sta per farsi suora: le mancano tre giorni al noviziato, cosa che fa inorridire sua madre, comunista radical chic con un attico dalla vista mozzafiato. Proprio il terrazzo di quell'attico diventa il set delle telecronache di Gregory e lui e Maria sono destinati a innamorarsi. Ma la ragazza è già promessa all'Altissimo, che fa sapere a Gregory di non essere affatto intenzionato a farsi da parte: dunque colpisce il ragazzo con una serie di catastrofi ogni volta che prova ad avvicinarsi a Maria.
Divine segue la falsariga della commedia francese Per sfortuna che ci sei e del suo remake italiano Stai lontana da me, ma il regista tedesco Jan Schomburg, anche autore della sceneggiatura, non ha la leggerezza o la follia indispensabili per far funzionare una premessa comica radicale.
In mano a Maren Ade o a Jaco Van Dormael questa storia strampalata avrebbe potuto funzionare, pigiando molto l'acceleratore sull'elemento surreale e tragicomico, e il copione, battuta per battuta, avrebbe potuto anche avere un suo charme sbullonato, data per buona l'enorme sospensione dell'incredulità che richiede da parte degli spettatori.
Purtroppo però Schomburg confonde il surreale con l'insensato, e fa fare e dire cose ai suoi protagonisti totalmente fuori di testa mantenendo la pretesa di raccontare una commedia romantica semiplausibile. Manca totalmente una scelta di tono narrativo, cui si aggiunge la ridda di stereotipi sull'Italia e su Roma che costellano tutta la vicenda.
Il cast comprende nomi di primo piano come Callum Turner (per molti il Theseus Scamander della saga di Animali fantastici e dove trovarli) e Matilda De Angelis, che dovrebbe stare più attenta ai ruoli e ai film che seleziona, ma anche Anna Bonaiuto, Tommaso Ragno, Paolo Bonacelli e Serra Ylmaz. Ma solo Maurizio Marchetti, nel ruolo di un tassista che affronta l'assurdità degli eventi con fatalismo romano, trova una sua cifra interpretativa interessante.
C'è anche, nella versione italiana, un grosso problema di doppiaggio e di missaggio sonoro, che crea un ulteriore livello di straniamento rispetto a quanto raccontato. A modo suo, questo film potrebbe diventare un cult del nonsense: l'abito da novizia "così Chanel", la carcerata tedesca che canta Bandiera rossa, la Sacra Sindone che si materializza in un cervello umano. Dentro questo film dunque ce n'è uno pronto ad abbracciare la follia Hellzapoppin' del suo copione. Ma non è questo, purtroppo.
Film nel complesso gradevole che evidenzia alcuni pregi, fra cui la buona "consistenza" dei dialoghi e la dovuta leggerezza con la quale una simpatica storia d'amore si mescola con le presunte occupazioni del Padre celeste. Il lieto fine contribuisce ad accrescere le stelline. Per la Matilda de Angelis sufficienza abbondante. Non comprendo perchè lo si voglia catalogare nel [...] Vai alla recensione »
Vacanze romane ai tempi di La grande bellezza. Giornalista inglese (Turner, espressivo come un limone di Tropea) arriva a Roma per seguire l'elezione pontificia e s'innamora di una ragazza che sta per diventare novizia (De Angelis, ahilei). Forse sta rubando la fidanzata a un Altro (con la maiuscola)? Romani brava gente in un film tedesco co-prodotto da Rai, con tassisti che trasudano saggezza popolare [...] Vai alla recensione »
A sinistra il regista francese Bertrand Tavernier, premiato nel 2015 con il Leone d' oro alla carriera. A destra George Segal con una copia della stella a lui dedicata sulla Walk of Fame di Los Angeles. Entrambi sono scomparsi in questi giorni (foto LaPresse) Oggesù. Mai invocazione fu più appropriata, considerato il tema del film: l' amore sacro e l' amore profano.
In una calda e soleggiata Roma, tra i frastuoni della città, si sviluppa la storia d'amore interpretata da Matilda De Angelis - nota per la sua partecipazione al film "L'isola delle rose" - e da Callum Turner, dietro la guida del regista Jan Schomburg. L'apertura con i titoli di testa si colora di dipinti enigmatici ma chiaramente legati all'idea di condanna del profano che, sin da subito, promette [...] Vai alla recensione »
L'eterno conflitto tra fede e ragione, tra razionalità e credenza sovrannaturale, è sempre stata una fonte di interesse e di idee per il cinema, così come d'altronde per le altre arti. Tra i modi possibili di raccontare questo conflitto, quello in chiave di commedia è sicuramente uno di quelli potenzialmente più interessanti, ma anche uno dei più delicati.