Roald & Beatrix - Un incontro magico

Roald Dalh da bambino ha perso una sorella e il padre nel giro di due mesi. Il suo unico rifugio sono i racconti illustrati di Beatrix Potter. Quando scopre che la mamma vorrebbe mandarlo a proseguire gli studi in un istituto lontano da casa, Roald cerca di raggiungere l'abitazione della sua autrice preferita. Sarà la mamma ad accompagnarlo.

Chiunque abbia letto la biografia di quel grande autore di letteratura per l'infanzia (e non solo) che è stato Roald Dahl sa quante pesanti avversità l'abbiano costellata. In un numero tale che, se mostrate tutte in un film sulla sua vita, potrebbero provocare incredulità.

Ecco allora che David Kerr, con la sceneggiatura di Abigail Wilson, focalizza sulla fase infantile lavorando di fantasia su un incontro che è però realmente avvenuto. Ci descrive così due mondi in cui la creatività abbonderà (Roald) o già abbonda (Beatrix) nonostante due vite non proprio liete e serene.

Se il bambino Dahl deve confrontarsi con tutti i timori che due perdite importanti nell'ambito degli affetti creano, rischiando poi di sommarsi a quella dell'allontanamento dalla figura materna (incinta del quinto figlio), anche Beatrix non manca di essere ritratta in un momento difficile della sua vita.

Sullo schermo c'era già arrivata con Miss Potter ma qui la troviamo costretta a fare i conti con l'invecchiamento, con un marito che si cura di lei ma da cui lei preferirebbe una maggiore distanza nonché con una crisi di scrittura. Vedere poi l'autrice che ha saputo così bene favoleggiare sul mondo animale ed anche illustrarlo con un tocco particolare, inseguire con un coltellaccio l'anatra da portare in tavola per il pranzo di Natale può provocare non solo negli animalisti un po' di sconcerto. Ma tant'è. Siamo di fronte ad un mix tra l'invenzione (straordinaria la volpe che si rianima sul collo di un'odiosa signora) e la riflessione su come nella realtà il genio possa nutrirsi anche di sofferenze di contraddizioni. Restando però tale. 