Anno | 2021 |
Genere | Commedia |
Produzione | Italia |
Regia di | Francesco Capaldo, Alessio Maria Federici |
Attori | Angelo Spagnoletti, Cristina Cappelli, Alfredo Cerrone, Azzurra Iacone Gianluca Fru, Fabio Balsamo, Gennaro Filippone, Egidio Mercurio, Biagio Forestieri, Claudia Tranchese, Federica Pirone, Liliana Bottone, Massimiliano Rossi, Sebastiano Kiniger, Claudia Napolitano. |
Tag | Da vedere 2021 |
MYmonetro | Valutazione: 4,00 Stelle, sulla base di 1 recensione. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 1 luglio 2021
Daniel e Matilda vivono una relazione che rivoluzionerà il loro mondo e li costringerà a fare i conti con il passato.
ASSOLUTAMENTE SÌ
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Negli Anni '90 Daniel e Matilda erano due compagni di scuola alle medie nel piccolo contesto isolano di Procida. A distanza di vent'anni, il loro incontro è sconnesso e strambo: lei bloccata in un bellissimo, quanto inevitabile, fidanzamento, lui professionalmente realizzato eppure arrestato nella spasmodica ricerca di una compagna attraverso dating app. Dopo il loro incontro tutto verrà stravolto, costretti a scontrarsi con la realtà e ad abbandonare l'immagine "virtuale" di loro stessi che si erano creati. Quella che appare come una distanza abissale è in realtà il loro tratto comune, sviluppato attraverso flashback nel loro passato condiviso - in cui ritroviamo gli 883, il floppy disk spacciato per scambiare le prime immagini (ovviamente pornografiche) tratte da Internet, la VHS - che permetterà loro, infine, non tanto di ritrovarsi, quanto di recuperare la propria identità.
Ci sono riusciti: The Jackal hanno finalmente estratto dalla loro bottiglia dei segreti quel sentimento che noi, trentenni cresciuti negli Anni '90, primi scopritori di Internet e delle sue magie, celiamo ogni qualvolta ci rivolgiamo a Wikipedia o utilizziamo un'app.
Che la serie Netflix rimandi a un interesse primario per il gruppo di autori partenopei - ovvero la nostalgia per quel decennio - non è certo un segreto, già esposto in numerosi video su YouTube. E forse è proprio per questo motivo che si è deciso di chiamare Ciro (nome di uno dei fondatori del gruppo, Ciro Priello) l'anziano barista detentore dei segreti più nascosti da parte di ogni membro dell'isola.
Perché questa generazione vive così fortemente la (o di) nostalgia? Cosa mai può determinare questo sentimento quando oggettivamente il nostro presente è fatto di così tante facilitazioni rispetto al passato che abbiamo vissuto da ragazzi e da ragazze, di risposte a tutto, addirittura di strategie per evitare di provare l'imbarazzo di un primo incontro?
In un complesso racconto romantico - sì, perché per quanto i migliori amici di Daniel siano interpretati dalle due sagome più divertenti del gruppo, Fru (Gianluca Colucci) e Fabio Balsamo, parliamo proprio di una storia d'amore - la serie è capace di unire concetti molto distanti tra loro, facendoli convergere in un centro narrativo. La provincia e la città, la vita semplice e familiare e quella convulsa e rapida di Cinecittà, gli Anni Novanta e gli Anni Venti, gli 883 sparati a palla da qualsiasi stereo e ancora gli 883 usati per ricordare la nostra infanzia in un karaoke. Soprattutto l'analogico e il digitale, due mondi distanti benché si stia parlando di ieri e di oggi, che diventano il pretesto per spiegare, per sviluppare proprio quella sconnessione che la generazione Y (cresciuta a cavallo tra due epoche) ha vissuto e ancora vive. Francesco Capaldo (alias Francesco Ebbasta, ideatore della serie) racconta quel costante senso di sospensione dalla realtà, di interruzione tra la richiesta al modem di un'immagine e il suo arrivo sullo schermo, mentre il rumore del 56K segna il tempo.
Questo è il dramma personale vissuto dai due protagonisti (Angelo Spagnoletti e Cristina Cappelli, estremamente attenti e capaci di dipingere quella stasi sui propri volti). Già, perché la nostalgia che proviamo non è nei confronti del floppy disk o della VHS piratata, ma è la nostalgia di noi stessi, la sospensione che Internet ha determinato nelle nostre vite - seppur migliorandole - nel passaggio a un mondo disatteso. Internet ha segnato questa generazione di eterni giovani sia spingendoli al futuro, sia arrestandoli, nostalgici di opportunità lasciate andare o di sentimenti sedimentati nel tempo e mai espressi.
Procida e Napoli fanno da sfondo a un racconto fuori dallo spazio, comprensibile a ogni millennial a prescindere dal suo luogo d'origine, mentre la storia d'amore - tanto commovente quanto senza pretese - è basilare, dopotutto, per garantire al racconto di estendersi ad altri aspetti.
Stessa storia, stesso posto, stesso bar. Attraverso analessi temporali e approfondendo le psicologie dei singoli personaggi, la serie è anche in grado di raccontare il passato e il presente dei rapporti padre-figlio e padre-figlia. Sviluppandosi a spirale, man mano vengono definiti i due nuclei del racconto, Daniel e Matilda, senza mai dare priorità a uno dei due, rendendoli abilmente due facce della stessa medaglia.