Anno | 2020 |
Genere | Horror |
Produzione | USA |
Durata | 83 minuti |
Regia di | Natasha Kermani |
Attori | Brea Grant, Hunter C. Smith, Kristina Klebe, Kausar Mohammed, Dhruv Uday Singh Yasmine Al-Bustami, Leith M. Burke, Larry Cedar, Nikea Gamby-Turner, Susan Kemp. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 6 novembre 2020
La vicenda di una donna aggredita da uno strano uomo che continua a comparirle davanti.
CONSIGLIATO N.D.
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May Ryer è autrice di manuali di auto-aiuto che, purtroppo per lei, non vendono più come un tempo. Una notte uno sconosciuto mascherato fa irruzione nella sua abitazione. Sotto shock May non riceve supporto né dal marito Ted, presente al momento dell’aggressione ma sostanzialmente indifferente al fatto, né dal poliziotto che la convince a ritenersi fortunata per essere ancora vita. Ma le cose si mettono anche peggio: l’aggressore - come se avesse poteri soprannaturali - torna a presentarsi più e più volte terrorizzando May che intorno a sé incontra continua a trovare solo indifferenza e condiscendenza.
"LUcky"(Natasha Kermani, screenplay di >Bea Grant, 2020), parla di una donna, scrittrice di libri.-ora dalle quotazioni in ribasso-di autodifesa femminile o comunque improntati alla prese di coscienza femminile, che, poco supportata dal marito e meno ancora dalle autorità preposte alla difesa delle incolumijtà personali, vine regolarmente afgredita in casa, ogni sera, da [...] Vai alla recensione »
Autrice di libri di auto-aiuto, May Rider si vede minacciata ogni notte da un individuo che entra in casa per ucciderla. Ma ogni volta che crede di averlo invece ucciso lei, lo sconosciuto sparisce. La polizia indaga, ma probabilmente crede poco a questi assalti, mentre il marito se ne va di casa. Un film che parla di ossessioni e di donne in pericolo, spesso non credute, giocando con abilità con i [...] Vai alla recensione »
Terzo lungometraggio dell'iraniana-americana Natasha Kermani (Imitation girl, Shattered), scritto insieme alla protagonista Brea Grant, Lucky è un film che fa leva sui codici dello slasher per distaccarsene con consapevolezza e rivelare con fermezza la sua identità tesa a denunciare un clima culturale sempre più immerso in una surreale e tragica condizione in cui la donna è vittima dell'indifferenza. [...] Vai alla recensione »
Influenzate dalle teorie femministe e queer degli anni Novanta, con i loro scritti, le due studiose Judith Halberstam e Cristina Isabel Pinedo ribaltavano la concezione per cui horror e slasher fossero semplicemente espressione della violenza maschile sulle donne, definendo una delle sue figurazioni cardine, la final girl - colei che sopravvive alla furia omicida maschile o ad altre calamità - nel [...] Vai alla recensione »