Anno | 2020 |
Genere | Documentario, |
Produzione | Italia |
Durata | 76 minuti |
Regia di | Michele Mellara, Alessandro Rossi |
Attori | Roberto Bacci, Antonio Attisani, Ermanna Montanari, Silvio Castiglioni . |
Tag | Da vedere 2020 |
Distribuzione | I Wonder Pictures |
MYmonetro | 3,75 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 3 marzo 2021
La storia di un teatro e di un festival, patrimonio della nostra cultura. In Italia al Box Office 50 - Santarcangelo Festival ha incassato 4,5 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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È il 1970 quando il sindaco Romeo Donati, lungimirante amministratore, coinvolge il regista Piero Patino perché organizzi nel piccolo comune di Santarcangelo di Romagna (quando ancora non esisteva la provincia della vicina Rimini), a una manciata di chilometri dalla riviera, un "Festival di teatro di piazza" che nella sua dicitura riporti anche l'aggettivo "internazionale". È un incontro di sensibilità politiche, in un'era caratterizzata dalla supremazia del PCI in ambito culturale. Il festival si apre così dall'anno successivo al mondo e porta sulle colline romagnole, anzi proprio tra le strade e le piazze della cittadina, le esperienze più d'avanguardia e sperimentali.
Cinquant'anni dopo, nell'edizione della pandemia, Roberto Naccari, già direttore organizzativo del festival, invita Mellara e Rossi (God Save the Green, Vivere, che rischio), documentaristi di area bolognese e habituées del festival, a tracciare un consuntivo di quest'esperienza unica, mettendo a loro disposizione gli archivi video della manifestazione.
L'impresa è temibile, per la natura della forma teatrale, unica e non replicabile, per i noti effetti di inafferrabilità e distanza spettatoriale dal teatro al cinema, per quel paradosso per cui l'arte performativa più fisica è al tempo stesso la più difficile da filmare e comunque massimamente effimera.
Il risultato è qualcosa di molto lontano da una sintesi apologetica e di più vicino a un asciutto florilegio di forme molto differenti, che inevitabilmente porta a un confronto implacabile con i cambiamenti culturali nel Paese e il presente e a una riflessione su quel quid che l'esperienza del teatro risveglia e lascia in chi lo vive. Vengono interpellati i direttori delle diverse fasi (dopo Patino, nell'ordine, Roberto Bacci, Antonio Attisani, Ferruccio Merisi, Leo De Berardinis, Silvio Castiglioni e Massimo Marino, Olivier Bouin, Chiara Guidi, Enrico Casagrande, Ermanno Montanari, Silvia Bottiroli, fino a Eva Neklyaeva con Lisa Gilardino e ai Motus, direttori dell'edizione 50, rinviata al 2021) e la pertinenza degli interventi dimostra la competenza e la ricerca di senso degli autori, alle prese con materiali (e formati) molto eterogenei, integrati da contributi di Teche Rai, Home Movies e Cineteca di Bologna.
A questa "Woodstock del teatro" (Bacci) d'innegabile ricchezza documentale e levità di tocco, hanno partecipato tanti e tali rappresentanti delle scene al punto che è difficile anche elencarle in questa sede: solo per citarne alcuni, Leo De Bernardinis, diversi esponenti del "Terzo teatro" scaturiti dal manifesto di Eugenio Barba, come il Living Theatre, il Teatro delle Albe di Ermanno Montanari e Marco Martinelli, il Teatro dell'Elfo, Dario Fo e Franca Rame, Elio De Capitani, Claudio Morganti (già "predicatore" del film di Mellara e Rossi del 2002 Fortezza Bastiani), il Teatro dei pupi di Mimmo Cuticchio, Jerzy Grotowski, i Magazzini Criminali, i Teatri Uniti nel frammento Appunti da Santarcangelo di Mario Martone (con Toni Servillo, Iaia Forte, Andrea Renzi, Enzo Moscato).
Linguaggi compositi, dalla danza alla performance, fino al video e alla VR, condensati in lampi di spettacoli. Ma con in comune l'utopia di una libertà nella condivisione, e di un "esserci" per affermare uno spazio politico, un presidio di diversità, un'occasione di crisi, nel più fecondo dei suoi significati. Appropriatissimi i versi riportati di Bello mondo di Mariangela Gualtieri, fondatrice negli anni Ottanta con Cesare Ronconi del Teatro Valdoca e tra i protagonisti di questa grande festa partecipata della cultura: "ringraziare desidero / per tutti quelli che sono piccoli, limpidi e liberi / per l'antica arte del teatro / quando ancora raduna i vivi e li nutre".
Che piacere sempre entrare in una sala buia e farsi accompagnare dalla narrazione di Michele Mellara e Alessandro Rossi! 50 Sant’Arcangelo racconta il Festival attraverso le testimonianze dei suoi protagonisti, delle immagini d’archivio e da un delizioso consesso di amici riuniti attorno alla tavola imbandita - una piacevolissima messa in scena di persone che hanno vissuto da vicino [...] Vai alla recensione »
Seguo da anni , diciamo da 20 anni 'o giù di lì', il lavoro documentristico di Mellara e Rossi. Intravvedo nella loro poetica/politica un filo rosso che rimpiange ma anche ripropone una attitudine virtuosa al 'governo' che c'è stata 'dalle nostre parti' (io sono di Ferrara) dal dopoguerra ad oggi. '50 Santarcangelo' si ricollega secondo me chiarament [...] Vai alla recensione »
Il film documentario di Mellara&Rossi è un'opera affascinante e complessa che mette in fila la vita del festival delle arti della scena più importante d'Italia: Santarcangelo Festival. 50 anni di emozioni, desideri, coinvolgimento, partecipazione, cultura e politica. Perché il festival è stato anche questo: un rapporto strettissimo tra politica, cultura e pubblico. [...] Vai alla recensione »
50 Sant’ Arcangelo Festival Il docufilm “50 - Sant’ Arcangelo Festival”, scritto e diretto da Michele Mellara e Alessandro Rossi, attraversa, mediante immagini di archivio ed interviste inedite ai fondatori e ai direttori artistici succeduti dal 1971 ad oggi, le più svariate esperienze teatrali di una delle Manifestazioni artistiche più [...] Vai alla recensione »
Ancora una volta Mellara e Rossi riescono a coinvolgerci ed emozionarci, questa volta raccontandoci i 50 anni del Festival di Santarcangelo. Sono convinto che per coloro che conoscono e hanno vissuto il movimento teatrale degli ultimi anni, questo film sarà occasione di forti emozioni. Per gli altri, vi è l’occasione di vedere, attraverso la storia del festival, una [...] Vai alla recensione »
Vedere il documentario di Michele Mellara e Alessandro Rossi sui 50 anni del Festival di Santarcangelo è stato come fare un viaggio indietro nei miei 30 anni. Raccontato in maniera cronologica, dagli esordi alle ultime edizioni, il film è ricco di materiali d'archivio, lascia la parola ai protagonisti (commovente Leo de Berardinis), fra visioni teatrali opposte e battaglie politiche [...] Vai alla recensione »
Un documentario stupendo, un tuffo nel passato, nell’immaginario di ciascuno di quegli anni preziosi, una immersione nella libertà di espressione. Un film che ti getta nella ricca e variegata esperienza di una terra e tante genti. Una galleria di volti che vorresti re incontrare. Un montaggio dinamico e ben pensato. Cinquant’anni trascorsi e ripercorsi grazie allo sguardo compositivo [...] Vai alla recensione »
Da 50 estati, sulle colline sopra Rimini, si rinnova una delle più importanti manifestazioni teatrali: è Santarcangelo dei Teatri, un progetto d'innovazione artistica e politica che fa base nell'omonimo comune e che in questi dieci lustri si è continuamente reiventato per mantenersi vivo, aprendosi agli scenari internazionali, rimanendo, però, sempre fedele all'idea originaria e cioè di essere una [...] Vai alla recensione »