Titolo originale | Gagarine |
Anno | 2020 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Francia |
Durata | 95 minuti |
Regia di | Fanny Liatard, Jérémy Trouilh |
Attori | Alseni Bathily, Lyna Khoudri, Jamil McCraven, Finnegan Oldfield, Farida Rahouadj Denis Lavant, Cesar 'Alex' Ciurar, Rayane Hajmessaoud, Hassan Baaziz, Salim Balthazard. |
Uscita | giovedì 19 maggio 2022 |
Tag | Da vedere 2020 |
Distribuzione | Officine Ubu |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,61 su 17 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 16 maggio 2022
Un ragazzo cerca di salvare il complesso residenziale dove vive dalla demolizione. Il film è stato premiato a Roma Film Festival, ha ottenuto 1 candidatura agli European Film Awards, ha ottenuto 1 candidatura a Cesar, ha ottenuto 3 candidature e vinto un premio ai Lumiere Awards, In Italia al Box Office Gagarine - Proteggi ciò che ami ha incassato 46 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Alla periferia sud di Parigi, l'enorme complesso residenziale Cité Gagarine, un tempo simbolo di modernità e progresso, sta per essere demolito dopo anni di degrado rampante. Tra le 370 famiglie in attesa di essere assegnate ad altre abitazioni c'è chi è più pronto di altri a dire addio a un luogo così significativo, ma su tutti è il sedicenne Youri, che lì è cresciuto, a non volersi rassegnare. Mentre gli appartamenti attorno a lui si svuotano, e mentre i cantieri e gli operai si moltiplicano, il ragazzo che porta il nome del primo uomo nello spazio mette il talento ingegneristico e una fantasia "cosmica" al servizio di un sogno.
Il "film di banlieue" è una categoria problematica, spesso riduttiva e a volte ghettizzante, eppure capace di emergere da un decennio all'altro con incredibile risonanza, certificando momenti importanti della storia francese.
In un'epoca di grande tumulto e trasformazione nella società d'oltralpe, puntuali sono emerse pellicole come I Miserabili del 2019, che mettono a fuoco tensioni sociali e razziali con energia documentaristica. Bell'esordio dei registi Fanny Liatard e Jérémy Trouilh, Gagarine è quasi contemporaneo al successo di Ladj Ly ma ne rappresenta la faccia opposta, con un approccio sognante e uno sguardo diretto alle stelle più che alle emergenze della strada. Favola urbana che si concede il lusso di enfatizzare il possibile e non il conflitto, la storia di Youri mostra uno sguardo non banale su cosa sia il senso di appartenenza a un luogo, e cosa comporti smantellare una comunità nel senso più concreto del termine. Liatard e Trouilh aprono il film sui materiali d'archivio dell'inaugurazione della Cité Gagarine, con la visita dell'astronauta russo Jurij Gagarin in persona a celebrare una visione comunista anni sessanta del progresso urbanistico, fatto di costruzioni imponenti e conquista di nuovi spazi. Con altrettanta perizia i registi utilizzano poi le riprese effettuate sul luogo nel 2019, durante la reale demolizione dell'edificio. È la straordinaria rappresentazione di un viaggio attraverso le conseguenze della Storia, ma è anche lo sfondo cinematograficamente ricco alle peripezie di Youri, adolescente timido però capace di sfidare gli ispettori del comune lampadina dopo lampadina, con l'obiettivo di ritardare la cancellazione del suo mondo.
Nella cronaca incessante di una diaspora invisibile, abbondano i personaggi sfumati al di là degli stereotipi così come i volti di attori subito memorabili, che siano quello nuovo del protagonista Alséni Bathily, quello già noto di Lyna Khoudri (fresca di un premio César come miglior promessa per Non conosci Papicha), o quelli della coppia Jamil McCraven - Finnegan Oldfield, che ritorna da un altro fondamentale film che esplora la gioventù francese di oggi (Nocturama di Bertrand Bonello). Girato in toni freddo-cemento che i registi iniettano di rossi accesi - rispecchiando gli interventi con cui Youri cerca di rivitalizzare i muri che lo circondano - Gagarine sa andare oltre la semplicità narrativa di un esordio promettente per innalzare un edificio al centro dell'universo, esponendo i retaggi umani e architettonici di cui non sappiamo cosa fare, e documentando con nostalgia e speranza come di essi ci si possa spogliare.
GAGARINE - PROTEGGI CIÒ CHE AMI disponibile in DVD o BluRay |
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...poco credibile....possibile demolire un edificio senza aver controllato la presenza di persone all'interno? Cinema francese deludente
Un presente fragilmente intrappolato nella Storia; i fili della finzione che s'incrociano con quelli della cronaca; un film che scivola tra «cuore e militanza», come le vite nelle case e nelle strade di Cité Gagarine; l'amore e la resistenza di Youri (l'esordiente Alséni Bathily) e Diana (Lyna Khoudri) dentro un racconto che nasce sotto il segno del realismo e muta sotto quello del fantastico; Denis [...] Vai alla recensione »
È realtà ed è sogno, Gagarine - Proteggi ciò che ami (Gagarine, Francia, 2020, 98'). Nel 1963, due anni dopo il volo nello spazio, Jurij Gagarin era a Parigi, accolto come un eroe dalle 380 famiglie di Cité Gagarine, un complesso di edifici popolari alti e massicci. Fanny Liatard e Jérémy Trouilh ce ne mostrano le immagini di repertorio, in un bianco e nero che il tempo ha consunto.
Periferia di Parigi. Il gigantesco e complesso residenziale si chiama li Cité Gagarine. Negli anni Sessanta voleva dire modernità, astronauti, conquista dello spazio, architetti che costruivano in periferia appartamenti-alveare, presto diventati quartieri-ghetto. Le immagini di repertorio in bianco e nero mostrano l'inaugurazione festosa nei giardinetti, i caschi da astronauta servono per andare in [...] Vai alla recensione »
La Cité Gagarine, un colosso abitativo alla periferia sud di Parigi, fu inaugurato nel 1963, alla presenza del cosmonauta sovietico Jurij Gagarin. Nel 2019, dopo anni di degrado, venne demolito. L'occasione ha suggerito agli esordienti re- gisti Fanny Liatard e Jérémy Trouilh di realizzare un lungometraggio di finzione, uti - lizzando però anche materiali d'archivio e la presa diretta sui lavori di [...] Vai alla recensione »
Youri, sedici anni, sogna di diventare astronauta. Forse perché è cresciuto al Gagarine, complesso residenziale di mattoni rossi a Ivry-sur-Seine, inaugurato dal cosmonauta russo nel 1963. Ma questa enorme struttura nella periferia parigina sarà demolita e per il ragazzo diventa una navicella spaziale da portare in salvo a ogni costo. Per il loro primo lungometraggio, Fanny Liatard e Jérémy Trouilh [...] Vai alla recensione »
Nella banlieue Sud di Parigi negli anni Sessanta fu costruito un complesso residenziale popolare allora simbolo della modernità, inaugurato dal cosmonauta russo Jurij Gagarin e battezzato Cité Gagarine. Ma nel 2019 se ne ordinò la demolizione. Poco prima della distruzione dello stabile i registi Fanny Liatard e Jérémy Trouilh, al loro esordio, hanno deciso di ambientare lì Gagarine - Proteggi ciò che [...] Vai alla recensione »
Gagarine è un complesso abitativo della banlieue parigina che si sgretola con il procedere del film; i suoi abitanti, corrosi quanto gli impianti elettrici dell'edificio, abbandonano la città e si trasferiscono altrove. Non Youri, eroe tragico moderno, che tenta irragionevolmente di mantenere vivo il suo universo fatto di piante, tunnel spaziali, sogni.
La Cité Gagarine a Ivry-sur-Seine, periferia sud di Parigi, dove è ambientato il film di Fanny Liatard e Jérémy Trouilh, era un complesso residenziale all'avanguardia quando venne costruita, agli inizi degli anni Sessanta. Tanto che alla cerimonia di inaugurazione venne invitato l'astronauta russo Jurj Gagarin, il primo uomo a volare nello spazio, simbolo perfetto di un'epoca che si voleva felice, [...] Vai alla recensione »
Purtroppo, sovente, i film come Gagarine - Proteggi ciò che ami sono bollati con l'appellativo di "furbi". Come se fosse un peccato mortale riuscire nell'impresa di raccontare una storia che progressivamente, inavvertitamente scivola nel fantastico e, sorpresa!, continua a "dire" delle cose sulle condizioni di vita e, soprattutto, di immaginario dei giovani che vivono alle porte delle grandi città [...] Vai alla recensione »
Film datato 2020, facente parte prima della selezione di titoli dell'edizione "fantasma" del Festival di Cannes di quell'anno, poi della successiva selezione romana di Alice nella Città, Gagarine - Proteggi ciò che ami segna l'esordio dietro la macchina da presa dei francesi Fanny Liatard e Jérémy Trouilh. Un lavoro che declina in modo originale quello specifico filone del cinema francese teso a raccontare [...] Vai alla recensione »
Se il 73° Festival di Cannes non fosse stato messo in ghiacciaia a causa delle note cronache pandemiche, impedendo di fatto ai lavori selezionati di esordire sulla prestigiosa Croisette, probabilmente Gagarine sarebbe stato uno dei film più apprezzati da pubblico e critica di quella edizione. Da quell'appuntamento mancato sono trascorsi due anni, ma l'opera prima di Fanny Litard e Jeremy Trouilh ha [...] Vai alla recensione »
Esordio-rivelazione di due ex studenti di Sciences Po che prima di tornare to in Per e in Colombia, maturando uno sguardo sul mondo fecondato Esordio-rivelazione dl far cinema in Francia hanno vissuto dal realismo magico dei grandi latinoamericani. Gagarine con la e, alla francese è il nome di un enorme palazzo-quartiere costruito nel 1963 alla periferia Nord di Parigi.
"Gagarine - Proteggi ciò che ami" è capace di raccogliere, attorno ad una trama ben strutturata, simboli e scenari potenti che offrono allo spettatore la possibilità di avventurarsi in un viaggio a metà tra sogno e cruda realtà. Candidato al Festival di Cannes nel 2020, al Premio César e al Premio Lumière del 2022, il film si è aggiudicato allo European Film Awards del 2020 il premio per la miglior [...] Vai alla recensione »
Il sedicenne Youri (come il celebre astronauta sovietico) è cresciuto con il mito dello spazio nel complesso residenziale francese Cité Gagarine (inaugurato dal cosmonauta), simbolo negli anni Sessanta di modernità, progresso, benessere e ora destinato alla demolizione. Quattrocento famiglie dovranno trovare un'altra sistemazione, ma c'è chi non si rassegna, proprio come Youri, che tenta in tutti i [...] Vai alla recensione »
Si apre nel segno della Storia Gagarine, film d'esordio di Fanny Liatard e Jérémy Trouilh presentato in concorso e pluripremiato ad Alice nella città: sono le immagini d'archivio dell'inaugurazione di un complesso abitativo nella periferia parigina da parte di Jurij Gagarin, primo uomo a volare nello spazio, da cui la Cité prende il nome. Un progetto architettonico di 370 appartamenti che allora, siamo [...] Vai alla recensione »
Anni Sessanta. Yuri Gagarin inaugura il progetto abitativo che poi prese il suo nome alla periferia di Parigi. Inizia così, con questi filmati d'archivio in bianco e nero e gli sguardi felici e sorridenti dei suoi futuri abitanti, l'opera prima di Fanny Liatard e Jérémy Trouilh, presentata ad Alice nella città e prossimamente al cinema. Trecentosessantacinque appartamenti, un enorme complesso di alloggi [...] Vai alla recensione »