My Days of Glory

Film 2019 | Commedia 98 min.

Regia di Antoine de Bary. Un film con Vincent Lacoste, Vincent Furic, Pierre Léon Luneau, Emmanuelle Devos, Christopher Lambert. Cast completo Titolo originale: Mes jours de gloire. Titolo internazionale: My Days of Glory. Genere Commedia - Francia, 2019, durata 98 minuti. Valutazione: 3 Stelle, sulla base di 1 recensione.

Condividi

Aggiungi My Days of Glory tra i tuoi film preferiti
Riceverai un avviso quando il film sarà disponibile nella tua città, disponibile in Streaming e Dvd oppure trasmesso in TV.



Accedi o registrati per aggiungere il film tra i tuoi preferiti.


oppure

Accedi o registrati per aggiungere il film tra i tuoi preferiti.

Ultimo aggiornamento mercoledì 27 aprile 2022

Adrien è un moderno Peter Pan. Da piccolo ha conosciuto la fama come attore, ma oggi ha trent'anni ed è disoccupato. Non smette però di immaginarsi un futuro glorioso. Ma non sarà così facile.

Consigliato assolutamente no!
n.d.
MYMOVIES 3,00
CRITICA
PUBBLICO
CONSIGLIATO SÌ
Scheda Home
News
Critica
Premi
Cinema
Trailer
Un film semplice e immediato con un protagonista del tutto figlio di quest'epoca.
Recensione di Roberto Manassero
mercoledì 27 aprile 2022
Recensione di Roberto Manassero
mercoledì 27 aprile 2022

Adrien ha trent'anni, un'infanzia da attore prodigio e poi più nulla, solo fallimenti professionali ed esistenziali. Affetto dalla sindrome di Peter Pan, vive ancora come un adolescente, incapace di pagare le rate del mutuo e costretto a tornare dai genitori (con il papà che nel frattempo ha occupato lo studio dove Adrien vorrebbe installarsi e la madre psicanalista che non ha tempo per nessuno). L'occasione di interpretare la parte del giovane De Gaulle in una grossa produzione franco-tedesca e l'incontro con Léa, con la quale comincia una relazione saltuaria e distratta, potrebbero finalmente dare una svolta alla sua vita.

C'è nel film uno spirito che è ancora figlio dei vagabondaggi parigini di I 400 colpi, del ritratto divertito di una giovinezza vorace e spensierata: l'età avanzata di Adrien ammanta però tutto di una luce sinistra, quasi avvilente. 

Mes jours de gloire - titolo originale ironico che rimanda per contrasto alla crisi esistenziale del protagonista - è accompagnato dal tono allegro e soavemente parigino di una canzone degli anni '50, "Tout doucement", eseguita dalla cantante jazz americana Blossom Dearie. Nelle sue note c'è l'aria di una città, la sua mitologia, i suoi luoghi comuni, tutti elementi che il film di Antoine de Bary riprende e riadatta ai nostri tempi e soprattutto alla condizione di eterna precarietà di una generazione senza prospettive e futuro, senza più nulla in cui credere e al massimo qualche mito da accettare a scatola chiusa.

Il protagonista Alexandre, nato in un precedente cortometraggio del regista sempre interpretato da Vincente Lacoste (L'enfance d'un chef, 2016, storia di un attore che doveva interpretare proprio il giovane De Gaulle), è un perfetto prodotto di questa epoca: disimpegnato, disinteressato, consapevole del proprio fallimento ma troppo abituato a cavarsela da preoccuparsene. La vita di Alexandre non è ancora del tutto cominciata, ma nel frattempo questo antieroe strafottente e indifferente tira a campare come se nulla fosse.

Naturalmente, il film ha una spiegazione psicanalitica per il blocca emotivo del protagonista. Per una volta, però, non sta nel rapporto irrisolto con i genitori (interpretati dai divertiti Christopher Lambert e Emmanuelle Devos), come se il personaggio fosse un aggiornamento della figura di Tanguy, ma riguarda soprattutto l'impotenza sessuale e la relazione con le donne.

La storia d'amore tutt'altro che romantica con Léa è così l'elemento fondamentale del ritratto di Alexandre, con l'agognato raggiungimento del piacere a sancire la definitiva liberazione dai traumi e dai blocchi psicologici. 

My Days of Glory è un film semplice e immediato, dominato dalla faccia da schiaffi di Lacoste e arricchito da una galleria adeguatamente buffa di personaggi: dagli stessi genitori di Alexandre, divertiti e ben poco inteneriti dall'inettitudine del figlio, al fratello imprenditore online, ai colleghi impegnati nelle prove del film, tutti moderatamente disperati e aggrappati alle poche occasioni che la professione offre. 

Nel corso dell'ora e mezza, o poco più, di film si resta invariabilmente nella dimensione del bozzetto: indulgente, svagato, strafottente come il protagonista. Lo stesso regista, del resto, ha riassunto perfettamente l'essenza del suo film: «Credo che se non vai d'accordo con Adrian, lasci la sala dopo mezz'ora». Spettatore avvisato...

Sei d'accordo con Roberto Manassero?
Powered by  
Vai alla home di MYmovies.it
Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati