Titolo originale | The Falcon and The Winter Soldier |
Anno | 2020 |
Genere | Azione |
Produzione | USA |
Durata | 60 minuti |
Regia di | Kari Skogland |
Attori | Daniel Brühl, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Emily VanCamp, Desmond Chiam John Gettier, Miki Ishikawa, Erin Kellyman, Adepero Oduye, Wyatt Russell. |
MYmonetro | Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 2 recensioni. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 23 aprile 2021
Per la prima volta gli attori della saga cinematografica Marvel si prestano al piccolo schermo in ruoli da protagonista. La serie ha ottenuto 1 candidatura a SAG Awards, 1 candidatura a Critics Choice Super,
CONSIGLIATO SÌ
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Dopo Thanos il mondo non è stato più lo stesso: anche quando gli avengers hanno salvato i miliardi di persone uccise dall'alieno, queste sono riapparse cinque anni dopo in un mondo che aveva imparato a fare a meno di loro e che, paradossalmente, funzionava meglio. L'improvvisa disponibilità di abitazioni e la libertà nell'attraversare i confini hanno creato un grande movimento di persone, che ora però le istituzioni del mondo vogliono invertire per rifare posto a chi era scomparso. Per lottare contro questo ripristino delle frontiere Karli e i suoi Flag Smasher si danno ad azioni umanitarie ma pure terroristiche, che Sam Wilson e Bucky Barnes cercano di fermare, mentre lo scudo di Capitan America è stato affidato a un militare americano: John Walker.
I temi sul tavolo sono molti e attuali e le posizioni prese dalla serie sono nette e persino militanti, ma se l'azione convince, l'architettura della trama in più punti scricchiola, dando forma e una miniserie per lo più godibile ma pure dal potenziale inespresso.
È comunque encomiabile che una titolo Marvel Disney sia così esplicitamente no border e dalla parte dei neri americani nella denuncia del razzismo connaturato alla storia del Paese. Alla questione razziale è infatti dedicata la sottotrama di Isaiah Bradley, vittima di esperimenti governativi e supersoldato come Capitan America, poi finito in carcere e cancellato dalla Storia americana quando ha sfidato il governo. La sua dolorosa vicenda qui ci viene solo riassunta, lasciando a intendere ci sia molto di più - e non stupirebbe se gli fosse dedicata una serie prequel su misura nel futuro. Anche così, pur apparendo solo in due episodi e nell'epilogo, è un punto cardine del racconto perché porta Sam Wilson a confrontarsi con il senso di essere un nero americano che indossa la divisa di un Paese da sempre persecutore di quelli come lui.
Non a caso Sam inizialmente lascia lo scudo, pensando venga custodito in un museo, e solo in seguito si trova costretto a venire a patti con l'eredità che Steve Rogers gli ha lasciato, facendo emergere la sua carica ideale. Un arco narrativo perfetto il suo, che domina la serie e si conquista i momenti migliori del racconto, mentre quello di Winter Soldier è più sacrificato. Sorta di Jason Bourne del Marvel Universe, Bucky Barnes è afflitto dai sensi di colpa per quel che ha causato e dovrà imparare non solo a rimediare al passato incastrando qualche ex membro dell'Hydra, ma pure a confrontarsi con le vittime delle sue azioni, esattamente come Matt Damon in The Bourne Supremacy.
Il suo ruolo è da spalla del protagonista, a volte comica, è spesso di stimolo, spronandolo ad affrontare le proprie responsabilità e accompagnandolo virgilianamente in un viaggio di conoscenza su cosa significa essere supersoldati. Non solo Bucky conduce Wilson dal dimenticato Isaiah, ma gli dà anche modo di confrontarsi con Zemo che i supersoldati li odia e che gli spiega perché Karli e i suoi sono destinati a diventare fanatici.
Sulla carta tutto bene, ma nei fatti le parti con Zemo sono pedestri da più o meno tutti i punti di vista, affrettate negli sviluppi, approssimative nella scrittura, al risparmio nella messa in scena con il principale climax d'azione dentro un semplice appartamento. In particolare il terzo episodio, dove è Zemo a condurre gli eroi fino alla fittizia Madripoor, è semplicemente imbarazzante, indegno di una produzione con queste ambizioni tematiche e pure con questo sfoggio di soldi.
Il budget di The Falcon and the Winter Soldier è infatti stellare, come viene subito chiarito dalla prima sequenza d'azione, un mozzafiato inseguimento aereo tra vari elicotteri. Anche le scene d'azione successive saranno di buona qualità e il finale è appropriatamente molto articolato in questo senso, inoltre non manca un momento davvero drammatico dedicato a John Walker. Bastava quindi poco a scrivere un po' meglio certi passaggi, dare il carisma dovuto a Zemo e non prendere una banale scorciatoia dietro l'altra nel terzo episodio.
Se da una parte The Falcon and the The Winter Soldier guarda al passato con Isaiah Bradley, dall'altra non può che costruire il futuro, in quanto pezzo del puzzle Marvel a cui ormai siamo abituati. Anche per questo forse c'è troppa carne al fuoco e quando entrano in scena anche le fantastiche wakandiane si ha la sensazione che la trama stia sfuggendo di mano.
Tra le new entry spicca, oltre a John Walker interpretato da Wyatt Russell, la grande Julia Louis-Dreyfus che sembra divertirsi come in Veep nei panni della machiavellica e autoironica Contessa Valentina Allegra de la Fontaine. Infine c'è il ritorno di Sharon Carter, in una situazione del tutto inattesa di cui è meglio non rivelare nulla, se non che le sue azioni non sembrano avere molto senso e che - appunto - il loro chiarimento arriverà solo nei futuri capitoli. Come nelle serie a fumetti, nessuna storia Marvel può mai dirsi interamente conclusa.
Falcon and The Winter Soldier è certamente, insieme a The Mandalorian, la serie più attesa del pacchetto di proposte della nuova piattaforma Disney+
Falcon and The Winter Soldier rappresenta anche la prima serie dedicata ai personaggi dell'Universo cinematografico della Marvel che hanno avuto meno spazio nei film. Sono attese le serie anche su Loki, WandaVision sulla coppia Visione e Wanda Maximoff, mentre più avanti dovrebbe arrivare uno show dedicato a She-Hulk e un altro per Ms. Marvel ossia la giovane Kamala Khan. Si parla anche di una serie dedicata a Moon Knight, che in questo periodo ha avuto un grande rilancio nei fumetti.
Falcon and The Winter Soldier riporta in scena due dei personaggi secondari legati a Captain America. Il primo è la sua spalla Falcon, Sam Wilson, a cui viene affidato nelle battute finale di Avengers: Endgame lo scudo a stelle e strisce e il ruolo di nuovo Captain America. The Winter Soldier è invece il più vecchio amico del Capitano, dai tempi in cui era solo Steve Rogers. Anche lui è un sopravvissuto della II Guerra Mondiale, ma per lungo tempo programmato come killer dai servizi segreti russi e poi dai terroristi dell'Hidra, è stato liberato dal condizionamento proprio da Captain America durante il film Civil War. Nella serie torna come avversario Helmut Zemo, che aveva complottato contro gli Avengers proprio in Captain America: Civil War per finire imprigionato. Fa la sua comparsa anche un altro Capitano, ossia John Walker, che nei fumetti divenne per breve tempo - per incarico del governo statunitense - il nuovo eroe a stelle e strisce, per poi assumere l'identità del Super-Patriota. Al centro di tutto un nuovo complotto di Zemo e il diritto a indossare il manto di nuovo Captain America.
A rendere questa serie di sei puntate dal budget sontuoso di 150 milioni di dollari molto attesa oltre a fatto che è perfettamente inserita nella continuity fissata dai film Marvel, il cast. Infatti ritroviamo gli stessi attori delle avventure cinematografiche. Quindi come Falcon abbiamo Anthony Mackie, mentre in quelli di Bucky Barnes Il soldato d'inverno c'è Sebastian Stan. Quindi il Barone Zemo è sempre impersonato da Daniel Brühl. Riabbiamo nel ruolo dell'agente Shield, Sharon Carter, l'attrice Emily Camp. Mentre è una new entry nel mondo Marvel per impersonare John Walker, il bravissimo Wyatt Russel. Per il momento non è prevista una seconda stagione.
The Falcon and the Winter Soldier non mi aveva dato nessuna aspettativa, ero poco interessato e mi sembrava un progetto abbastanza secondario, ma è davvero una bomba. Non è perfetta da un punto di vista strutturale, ha i suoi problemi e non porta molto di nuovo, ma nella sua semplicità mi ha davvero appassionato. Hanno gestito da dio i personaggi e reso davvero onore alla [...] Vai alla recensione »