Titolo originale | Brittany Runs a Marathon |
Anno | 2019 |
Genere | Commedia, Drammatico |
Produzione | USA |
Durata | 103 minuti |
Regia di | Paul Downs Colaizzo |
Attori | Jillian Bell, Jennifer Dundas, Patch Darragh, Alice Lee, Erica Hernandez Max Pava, Michaela Watkins, Adam Sietz, Mikey Day, Lil Rel Howery, Kate Arrington, Micah Stock, Utkarsh Ambudkar, Peter Vack, Pascal Yen-Pfister, Miriam A. Hyman, Gene Gabriel, Dan Bittner, Beth Malone, Esteban Benito, Nadia Quinn, Juri Henley-Cohn, Gina Costigan, Sarah Bolt, Ian Unterman, Robert Garcia Cabrera, Maia Nkenge Wilson, Frances Eve. |
MYmonetro | 3,00 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento sabato 4 aprile 2020
Una donna che vive a New York prende il controllo della sua vita, risolvendo una questione alla volta. Al Box Office Usa Brittany non si ferma più ha incassato nelle prime 9 settimane di programmazione 7,2 milioni di dollari e 176 mila dollari nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
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Brittany ha 28 anni e la sua vita non va avanti. Non ha un vero lavoro, non ha un compagno e la sua salute risente dei chili di troppo, accumulati con uno stile di vita non proprio impeccabile. Convinta dal medico a prendersi cura di sé, decide di iscriversi a un gruppo di corridori amatoriali. Ma per accettarsi davvero per quello che è, e ritrovare la serenità, perdere peso è solo il primo passo di una lunga maratona.
Chiariamo subito: Brittany non si ferma più non è un film che imbocchi direzioni inaspettate o strade inesplorate. È un "feel good movie" sportivo e aderisce integralmente al genere: c'è un'eroina la cui vita sta andando a rotoli, la ventottenne Brittany Folgler, e correre la maratona di New York - con tutto ciò che comporta per una principiante: allenamenti, progressi, cadute - l'aiuta a rimettersi in sesto. E tuttavia, pur inserendosi in un percorso più battuto di un tratturo, il film di Paul Downs Colaizzo arriva al traguardo lasciando allo spettatore il senso che la corsa l'abbia vinta. O che almeno sia salito sul podio.
Scritto e diretto da un esordiente con un curriculum da sceneggiatore, a spingere la corsa di Brittany non si ferma più sono un insieme di piccoli dettagli che rendono la storia godibile, i personaggi realistici e il mondo della protagonista credibilmente insopportabile.
Siamo, innanzitutto, a New York, la stessa città cara e crudele delle Girls di Lena Dunham: un luogo impietoso per una quasi-trentenne che non porta "la taglia 38", migliore amica di una party girl tra le "ragazze di Instagram" più cliccate. Una città che non ha nulla del fascino intellettuale/radical chic della New York dei film di Baumbach o Allen, o se ce l'ha resta lontano dall'orizzonte dei protagonisti. Brittany lavora in un teatro, amerebbe fare la pubblicitaria, ma l'ambiente che la circonda è respingente e fuori dalla sua portata: un mondo in cui le palestre costano 129 dollari al mese e non c'è quasi via di mezzo tra possedere un attico con vista su Manhattan e un monolocale condiviso con studenti squattrinati.
Su questo setting, ben tratteggiato da un copione intelligente e caustico, Colaizzo racconta il mondo di Brittany, la comunità iperdigitale dei teenager (americani) che cercano su Yelp il miglior medico per fasi prescrivere l'Adderall, spiano i vicini di casa su Facebook e cercano l'anima gemella - o anche solo compagnia - sulle dating app. Una comunità in cui apparire è fondamentale, e non aderire ai canoni - come nel caso di Brittany - produce conseguenze sulla vita delle persone.
Ingiustamente relegata al ruolo di "spalla cicciona" e ormai vicina alla depressione ("Ho la sensazione che la vita di tutti stia andando avanti mentre io sono ferma"), Brittany è senza dubbio la nostra eroina. Ma lungi dall'essere perfetta, è diventata una ragazza sarcastica ed egoista, compulsivamente dedita all'autosabotaggio - non proprio il classico personaggio in cui identificarsi in un "feel good movie".
La maratona e ciò che le gira intorno - le sequenze di preparazione, il training, i due compagni di corsa: la newyorkese divorziata e l'immancabile amico gay - sono forse i particolari meno interessanti di un film che, dietro alla scusa dello sport, intende invece raccontare il difficile percorso di accettazione di se stessi in una società in cui l'omologazione è una virtù.
Eccellente, infine, il contributo di un cast impeccabile, guidato da una strepitosa Jillian Bell nel ruolo di Brittany: un'attrice cresciuta sul piccolo schermo e perfettamente matura per il cinema - almeno per quello che non consideri la taglia 38 un valore.
L'inizio sembra presentarti i soliti cliché della ragazza sovrappeso, anzi obesa, che desidera cambiare di colpo la propria vita e pensa che il peso sia la chiave di tutto (come dire, tema esplorato e stra-esplorato). Confesso di aver trovato inizialmente irritante la protagonista con il suo non voler prendere nulla sul serio ...ma poi qualcosa accade e cominci a gioire delle sue piccole [...] Vai alla recensione »
Alla soglia dei 30 anni Brittany è tutto fuorchè una donna della sua età. Amante delle feste, senza un valido lavoro Brittany ingoia drink, cibo spazzatura ecc. ecc. Ha degli amici, per così dire, che fondamentalmente non sono di aiuto alcuno se non per una ulteriore discesca nel baratro. Gli unici da cui ottiene buoni consigli solo il Dottore e la sua vicina [...] Vai alla recensione »
Da una storia vera, debitamente romanzata, il regista esordiente Paul Colaizzo, con anni di sceneggiatura teatrale sulle spalle a dirigere musical di successo a Broadway, decide per la prima volta di mettersi in gioco narrando la storia della sua ex compagna di stanza, una ragazza particolarmente spensierata e con la battuta sempre pronta ma che alla soglia dei 30 anni, in preda a una crisi da [...] Vai alla recensione »
Ispirato ad una storia vera. Ragazza sovrappeso dalla vita trasandata: alcool, droghe leggere, sesso occasionale nei bagni dei bar, squattrinata, decide di riprendere in mano la sua vita: ripristinare la salute, il fisico e i sentimenti, preparandosi ad affrontare la maratona di New York.Il film è una commediola agrodolce, con poco sport e troppi sentimenti raccontati superficialmente, una sorta di [...] Vai alla recensione »
Quando la forza di volonta' rende ogni traguardo possibile. Un gran bel film , bravissima la protagonista e ottima l'esordio alla regia di Paul Downs Colaizzo
Una corsa divertentissima, ma con l'aggiunta di una buona dose di serietà. Merito di Jillian Bell, una forza della natura della scena comica, ma capace di rivelare anche notevoli doti drammatiche: almeno, è ciò che dimostra in Brittany non si ferma più. La favolosa Bell, colei che rubava la scena ogni volta che compariva in 22 Jump Street, interpreta la ragazza del titolo, una ventenne spigliata ma [...] Vai alla recensione »
Ispirato da una storia vera, vissuta da una persona vicina, il drammaturgo Paul Downs Colaizzo firma Brittany non si ferma più (in originale Brittany runs a marathon), commedia che non nasconde, anzi, mostra sin dall'inizio tematiche delicate quali psicologia, depressione, dipendenza. Brittany ride, Brittany scherza, balla, beve, si diverte, finché arriva il momento di confrontarsi con la sua vita [...] Vai alla recensione »