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Ultimo aggiornamento mercoledì 8 luglio 2020
Un anno nel cuore della scuola pubblica, per imparare a vivere... e a tirarsi fuori dai guai! Il film ha ottenuto 1 candidatura a Cesar, In Italia al Box Office L'anno che verrà ha incassato 13,2 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Saint Denis. Una scuola media in cui dai primi anni si concentrano in classi di sostegno gli allievi che non esprimono opzioni su materie come il latino, lingue straniere o musica. Dal Dipartimento dell’Ardèche arriva la giovane Samia che viene nominata vicepreside e si deve specificamente occupare degli insegnanti e degli assistenti che operano con i ragazzi ritenuti ‘difficili’. Il suo non sarà un compito privo di ostacoli ma la sua stessa condizione l’aiuterà a comprendere i loro problemi, il che non significa giustificare i loro comportamenti.
Mehdi Idir, e Grand Corps Malade affrontano un tema che il cinema ha già più volte proposto nel corso degli anni con esiti alternati dal punto di vista qualitativo: la realtà scolastica vista nella sua quotidianità in istituti collocati in quartieri socialmente disagiati.
Partendo da singole situazioni a loro note e coinvolgendo gli abitanti del quartiere in cui hanno girato non solo come comparse (infatti 3 su 5 dei personaggi principali vivono lì) i registi cercano e trovano un loro punto di vista personale. Qual è l’elemento che contraddistingue questo film da altri simili e che lo rende interessante? Sicuramente il fatto di non avere, come spesso accade, una ‘grande’ meta da raggiungere e di cui lo spettatore ha già la consapevolezza così come sa che può aspettarsi che, nonostante tutto, l’esito sarà positivo. Qui si affronta la quotidianità con i suoi mille problemi facendo perno in particolare su un allievo, Yanis, ma presentandone moltissimi altri con le loro difficoltà e le loro modalità di affrontare la dimensione scolastica.
Si potrebbe dire che si finisce con il non approfondirli ma in realtà (e questo è un ulteriore elemento di interesse del film) l’intento è di vedere anche la scuola dall’altra parte, quella dei docenti che non sono solo le ‘materie’ che insegnano ma persone con le loro aspettative, i loro problemi, le loro reazioni.
C’è un senso di verosimiglianza che attraversa tutto l’anno scolastico e gli eventi che lo costellano così come si percepisce che i due registi che hanno anche scritto la sceneggiatura hanno la consapevolezza di come il cammino dell’insegnamento e dell’apprendimento sia lastricato di successi e di insuccessi e di quanto sia difficile mantenere la lucidità per distinguere tra il reale vissuto di alcuni ragazzi e il modo in cui si pongono dinanzi a chi li vorrebbe aiutare ma talvolta non riesce ad individuare le modalità adeguate. La punizione può essere una di queste ma se data al momento giusto. Ma cos’è ‘giusto’? È la ricerca di una risposta a questa domanda che ogni insegnante, consapevole dell’importanza del compito che gli è affidato, si pone quotidianamente. Questo film ci aiuta a riconoscerne la complessità.
L'ANNO CHE VERRÀ disponibile in DVD o BluRay |
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Ci sono film che pongono l’accento sull’abusato clichè della realtà scolastica, crogiolo di culture e melting pot in una società sempre più “globalizzata”; film con una meta, un obiettivo, una ricerca che possa dare allo spettatore elementi di riflessione. E poi ci sono pellicole come L’anno che verrà di Mehdi Idir e Grand Corps Malade [...] Vai alla recensione »
Un interessante sguardo sul mondo della scuola lo ha gettato quest'anno, pur in piena chiusura scolastica, l'inosservato, ma meritevole, Marco Polo, un anno tra i banchi di scuola, di Duccio Chiarini. Su queste stesse pagine, abbiamo provato ad intrattenerci, sottolineando la qualità dell'operazione che nella sua originale e compiuta forma esteriore, resta pregevole per le premesse e le conclusioni [...] Vai alla recensione »
Il mondo della scuola ha da sempre ispirato il cinema, in particolare quello d'oltralpe che ha prodotto capolavori come La classe. Entre les murs (2008) di Laurent Cantet, per citare il più celebre e premiato. Allo stesso modo la banlieue è stata fonte di ispirazione, producendo film rimasti nella memoria da L'odio (La haine, 1995) di Mathieu Kassovitz al recente Les misérables (2019) di Ladj Ly.
Uscirà a settembre 2020 Mesdames, nuovo album di Grand Corps Malade, al secolo Fabien Marsaud, poeta, musicista e regista in coppia con l'amico Mehdi Idir. Il disco, prodotto durante il confinamento, è stato anticipato dal singolo Mais je t'aime, in cui duetta con la bellissima voce di Camille Lellouche. Nel frattempo si vede finalmente in Italia L'anno che verrà, ovvero La vie scolaire, il film corale [...] Vai alla recensione »
Il tema delle periferie è ormai centrale nel cinema francese. Ladj Ly quest'anno con I miserabili ha castigato gli abusi della polizia, firmando un esordio travolgente in patria e all'estero. Ma oltre alla violenza delle istituzioni, anche la scuola è diventata protagonista sul grande schermo d'oltralpe. Ricordiamo tutti nel 2008 Laurent Cantet con La classe.
A Saint Denis, alla periferia di Parigi, la scuola si contende i ragazzi con la strada. Gli insegnanti combattono per ottenere attenzione e l'ufficio della vicepreside è un viavai continuo di alunni - soli, accompagnati dai genitori, trascinati dai sorveglianti. L'anno che verrà sceglie proprio quest'ufficio come luogo privilegiato attraverso il quale guardare a un nuovo anno scolastico nella scuola [...] Vai alla recensione »