Anno | 2019 |
Genere | Documentario |
Produzione | Italia |
Durata | 74 minuti |
Regia di | Alessandro Leone, Alessandro Leone (II) |
MYmonetro | 3,00 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 28 gennaio 2020
Tre esperienze diverse di chi ha a che fare con territori altamente sismici ma non per questo si arrende alla natura.
CONSIGLIATO SÌ
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Frascaro, frazione di Norcia. Il terremoto che tanta devastazione ha portato non ha smesso, seppure con intensità nettamente minori, a far sentire la propria presenza. Il documentario ci mostra come questa comunità non abbia abbandonato il territorio e come, ognuno con le proprie modalità cerchi di recuperare ciò che costituisce le radici della comunità. C'è chi tiene in ordine, pietra dopo pietra, un eremo che condivide con il Signore, chi scava praticamente senza attrezzi tra le macerie di una chiesa e chi cerca lacerti di una tela dipinta nel passato che emergono a poco a poco. Intanto la vita prosegue nelle abitazioni provvisorie in attesa di un'altra sistemazione.
Alessandro Leone non vuole fare polemiche, non cerca la commozione facile né abbraccia lo stile del documentario-inchiesta. Va oltre tutto ciò per darci il tempo di osservare utilizzando poche parole che vengono sostituite dai suoni e da immagini che finiscono con il comunicare molto di più.
In questo lavoro si riesce a raccontare il post terremoto senza sensazionalismi ma seguendo una quotidianità non facile e soprattutto desiderosa di conservare legami con un passato che chi guarda da fuori potrebbe ritenere come ormai definitivamente sepolto e non più recuperabile.
In ogni gesto, ivi compresi quelli accuratissimi dei restauratori che operano a San Salvatore in Campi per poi inviare il frutto del loro lavoro al deposito di Santo Chiodo a Spoleto dove le opere (o ciò che ne resta) vengono messe in sicurezza. leggiamo l'amore e la passione che vengono trasferiti in un lavoro che non è solo professionalità.Leone ci aiuta ad individuarli con una semplicità che è prodotta da uno sguardo che sa andare in profondità.
Norcia e limitrofi. Il terremoto dell'ottobre del 2016 è passato. Lasciando macerie. Eppure. Eppure ci sono abitanti che scavano tra le rovine, per cercare l'inizio di una ricostruzione. Ci sono restauratori che cercano di riassemblare un crocefisso in tempo per la processione patronale. C'è un monaco che ora et labora, senza timore della terra che ha tremato, e forse tremerà.