Titolo internazionale | The Swallows of Kabul |
Anno | 2019 |
Genere | Animazione |
Produzione | Francia |
Durata | 80 minuti |
Regia di | Zabou Breitman, Eléa Gobbé-Mévellec |
Attori | Hiam Abbass, Zita Hanrot, Swann Arlaud, Simon Abkarian, Jean-Claude Deret Sébastien Pouderoux, Serge Bagdassarian, Michel Jonasz, Pascal Elbé, Laurent Natrella, Antonin Chalon, Mathilde Charbonneaux, Idir Chender, Karim Tougui, Xavier Guelfi, Camille Constantin, Mathieu Perotto. |
MYmonetro | 2,86 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento domenica 27 settembre 2020
Adattamento del romanzo bestseller di Yasmina Khadra. Il film ha ottenuto 1 candidatura agli European Film Awards, 1 candidatura a Cesar, 1 candidatura a Lumiere Awards,
CONSIGLIATO SÌ
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Estate 1998, Kabul in rovina è occupata dai talebani. Mohsen e Zunaira sono giovani, si amano profondamente. Nonostante la violenza e la miseria quotidiana, vogliono credere nel futuro. Un folle gesto di Mohsen cambierà le loro vite.
Adattamento del romanzo di Yasmina Kadra The Swallows of Kabul (2002), la regista / attrice Zabou Breitman e l'animatrice Eléa Gobbé Mévellec arrivano a Cannes 2019 con un film d’animazione girato con una tecnica particolare. Filmati gli attori, hanno trasformato le cornici in grafiche simili ad acquerelli dipinti a mano, a tratti animati da forti pennellate [...] Vai alla recensione »
Cinema di animazione. Troppo spesso capita che ci si dimentichi che la tecnica animata non sia un genere di appartenenza ma solamente, appunto, una modalità di ripresa. Il problema principale però è che a dimenticarselo non sono solamente gli spettatori, che traducono all'istante in cartoni animati associando questi lavori ai bambini, ma siano anche gli stessi autori a trascurare la prima delle due [...] Vai alla recensione »
La finzione come business. Un uomo viene assoldato per incarnare il padre mai conosciuto di una ragazzina. E anche una serie di altri ruoli. Con i suoi due ultimi lungometraggi narrativi, Queen of the Desert (2015) e Salt & Fire (2018), rimasti senza distribuzione nel nostro paese e, oltretutto, il secondo anche senza selezione in qualche festival internazionale (il primo si è visto invece alla Berlinale) [...] Vai alla recensione »
Solamente le rondini sono davvero libere a Kaboul. Le donne, nascoste sotto i burqa, vengono lapidate per "fornicazione", non possono indossare scarpe bianche, non possono tante, troppe altre cose. Gli uomini, da parte loro, non possono pensarla diversamente da così. Ancora una volta - dopo Valzer con Bashir e il più recente Another Day of Life - è l'animazione lo strumento a cui affidare la potenza [...] Vai alla recensione »