Titolo originale | I, Robot |
Anno | 2004 |
Genere | Fantascienza |
Produzione | USA |
Regia di | Alex Proyas |
Attori | Will Smith, Bridget Moynahan, Alan Tudyk, James Cromwell, Bruce Greenwood, Adrian Ricard Chi McBride, Jerry Wasserman, Shia LaBeouf, Fiona Hogan, Peter Shinkoda, Terry Chen, David Haysom, Scott Heindl, Sharon Wilkins, Craig March, Kyanna Cox, Darren Moore, Aaron Douglas, Shayla Dyson, Bobby Stewart (II), Nicola Crosbie, Emily Tennant. |
Uscita | venerdì 22 ottobre 2004 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,57 su 17 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 24 novembre 2017
Accompagnato all'uscita in America da critiche feroci ma graziato da ottimi incassi, il film di Proyas si propone come tassello piccolo ma significativo nella cinematografia robotica. Non rendendo la dovuta giustizia al libro di Asimov da cui è tratto. In Italia al Box Office Io, Robot ha incassato 4,5 milioni di euro .
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CONSIGLIATO NÌ
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Accompagnato all'uscita in america da critiche feroci ma graziato da ottimi incassi, il film di Proyas, a dispetto di pregiudizi e valutazioni frettolose, si propone come tassello piccolo ma significativo nella cinematografia robotica, dimostra di essere un film dotato un una certa fantasia nella messa in scena e meno caotico e baraccone di quanto potrebbe sembrare ad una prima fugace occhiata.
Molti temi importanti purtroppo, vengono appena accennati: che ne sarà della forza lavoro operante nei settori ad alto tasso di rischio o fatica una volta che la stessa sarà sostituita da macchine? Cosa potrebbe succedere se le macchine acquistassero autocoscienza? Fino a che punto può e deve spingersi l'innovazione tecnologica? La sceneggiatura di Vintar (responsabile di Final Fantasy: The Spirits Within, cosa che di certo non depone a suo favore) riesce a mixare in maniera abbastanza convincente i diversi registri, ponendo il film a metà tra classici action movie tutta forma e poca sostanza come Terminator e sequel e pellicole di spessore contenutistico maggiore come il misconosciuto L'uomo bicentenario. Gli effetti speciali, curati dalla Weta, assurta agli onori della cronaca per lo splendido lavoro fatto con la trilogia dell'Anello, sono curati e spettacolari anche se in alcune scene (per esempio quella che vede la ricerca da parte di Smith del robot senziente tra file e file di suoi comprimari "normali"), si nota un po' troppo l'uso di computer grafica con conseguenze visibili anche ad occhi non particolarmente esperti. Eccellente invece l'animazione facciale di Sonny, robotico co-protagonista, drammaticamente più espressivo dei suoi compagni in carne ed ossa.
Sicuramente si poteva fare di meglio e magari, con un altro sceneggiatore e regista, il film avrebbe potuto diventare un caposaldo della fantascienza moderna (ma, in fondo quanti film possono definirsi tali?), ma, tutto sommato, per una serata di puro disimpegno, I, robot, resta una scelta valida.
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"Asimov resusciterà e vi ucciderà tutti". Questo è ciò che dice un fugace robot in una scena del film appena prima di scappare. Chi era? Chi lo manda? Cosa voleva dire? Che centra con la storia quel robot? Tutte domande plausibili se la scena esistesse davvero. Ma gli sceneggiatori hanno letto qualcosa del Ciclo dei Robot -oltre ai nomi dei personaggi, i quali sono stranamente attinenti con i libri- [...] Vai alla recensione »
Sufficiente thriller robotico. L'azione e' abbastanza coinvolgente e graficamente c'è poco da obiettare,considerato che e' un film di qualche anno fa. Certo sulla trama si poteva fare qualcosa in più, visto che fino dai primi momenti si percepisce che il multimiliardario e' una persona poco "trasparente".
Ispirato a una serie di racconti di Asimov, in particolare a "Iniziativa personale", narra di un futuro nemmeno troppo lontano in cui i robot convivono con gli umani rispettando le tre Leggi della robotica. Qualcuno però ha idee differenti e non è contento dello status quo. Il detective Spooner, interpretato da un convincentissimo e istrionico Will Smith, chiamato a indagare [...] Vai alla recensione »
Un film spaccone e distorto. Non che ci si possa aspettare qualcosa di diverso da un film con protagonista Will Smith. L'ho visto soltanto per poter raffrontarlo con il libro, sapendo già a cosa andavo incontro: sicché non mi posso neppure definire "deluso". La delusione presuppone che ci siano state delle aspettative.
Il film di Alex Proyas si presenta un buon film thriller con un Will Smith in forma,io non direi solo azione c'è anche un thriller perchè tu non sai chi è l'assassino/a e chi controlla i robot, bei gli effetti, un buon cast per un bel film
Io robot è stato un film emozionante pieno di azione e fantascienza, per gli appassiona ti di Asimov è perfetto come film però gli effetti speciali non erano ungranchè ma in alcuni punti era perfetto
Anno 2035, Chicago. I robot ormai sono diventati un articolo domestico come un altro, alla portata di tutti ed in tutte le case, ed il mondo aspetta l'arrivo sul mercato dei nuovissimi NS-5, generazione prodotta dalla U.S. Robotics, azienda leader nella robotica. Mentre tutti impazziscono per questi aiutanti meccanici, il detective Del Spooner (Will Smith) non si fida troppo dei nuovi, [...] Vai alla recensione »
Questo film mi è sempre piaciuto, solo che con l'andare del tempo ha perso un pò di colpi. Non l'ho mai visto come un capolavoro, ma noto che è un film per una serata leggera e basta. Non è un brutto film, continua a piacermi, ma non come le prime volte che lo vedevo. Gli effetti speciali sono molto buoni, la storia è interessante ma scritta e diretta in modo [...] Vai alla recensione »
Il film dà tutto, ben calibrato ed interessante il dilemma morale rafforzato da un passato burrascoso da parte di Del. Fortissimo e da grand'effetto il braccio meccanico e le lotte tra Del e i robot. Entra nell'olimpo dei film d'azione e resta molto ben impresso dopo l'esaltante visione.
I, Robot è decisamente un film mediocre, fatto nel senso più brutto del termine "solo per il grande pubblico". A parte gli effetti speciali spettacolari il film è basato su una sceneggiatura e dialoghi tra i personaggi di una superficialità quasi imbarazzante.
Un ottimo will smith, un ottimo uso di effetti speciali, un ottima storia, un ottima morale e ottime scene d'azione. Senza essere un capolavoro, il film di Proyas si stacca dai canoni del fanta-action e sprizza energia da ogni fotogramma anche solo con il grandissimo will smith.
Anno 2035, un futuro ormai prossimo. Oltre che dagli uomini, la Terra è popolata anche da milioni di robot, asserviti alla razza umana, per la quale svolgono tutta una serie di umili ed utili lavori. Tutto è regolato dalla tre leggi della robotica che prevedono: che un robot non possa nuocere ad un essere umano, né lasciarlo senza assistenza in caso di pericolo; che obbedisca agli ordini dell’uomo, [...] Vai alla recensione »
Anno 2035. Il detective Spooner non ama i robot. Che pure impazzano al servizio dell'umanità, ossequiosi alle leggi con cui vengono programmati. Così, quando lo scienziato massimo artefice degli androidi vola dall'alto lanciandogli un messaggio, comincia a indagare. E’convinto, contro ogni regola, che ci sia un robot troppo umanizzato, quindi capace di sentimenti e potenzialmente criminale.
Dopo una così lunga assenza tornano i robot, ma quanto sono cambiati: in «Io, robot» di Alex Proyas non sono più goffi irresistibili cilindri metallici come Robby del «Pianeta proibito», né creature massicce e corazzate come il cyborg di «Robocop», nè androidi racchiusi in involucro umano come «Terminator». Sono esseri snelli come un ragazzo o una ragazza, con la vita sottile, le spalle larghe, le [...] Vai alla recensione »
Ispirato al "Ciclo dei Robot" di Isaac Asimov (senza esserne un vero adattamento), un altro film di science-fiction al servizio di Will Smith, in uno dei suoi ruoli di eroe liberatore dalle grosse braccia. Nel 2035 i robot si sono integrati nella vita quotidiana, conquistandosi la fiducia di tutti; meglio, di quasi tutti: perché il detective Del Spooner è persuaso che costituiscano un pericolo.
Nell’anno 2035 i robot sono gli elettrodomestici più venduti. Fanno da assistenti e da operai, da camerieri e da guardie del corpo. Portano i cani a passeggio e fuori la spazzatura. Ce n’è uno in ogni casa. Sono attendibili, sicuri e persino poco costosi. Hanno la piena fiducia di tutti. O meglio: di tutti, tranne di un poliziotto un po’ paranoide, Del Spoöner (Will Smith), convinto che uno di questi [...] Vai alla recensione »
Li chiama con disprezzo «lattine» e scatolette». Il detective della omicidi Dell Spooner è un passatista: calza ancora le All Star Converse che ormai si comprano solo nei negozi vintage e ama fare tutto manualmente: guidare la macchina (o addirittura la moto, considerata un mezzo superato) e perfino accendere lo stereo, senza usare il comando vocale.
Chicago, 2035. I robot (ce n'è uno ogni cinque esseri umani) sono parte stabile della vita quotidiana, ideali per ogni forma di sussidio domestico. Però, come accade oggi in occidente con gli extracomunitari, la comoda integrazione può includere anomalie e misfatti: quando, alla vigilia del lancio dell'ultimo modello da parte della multinazionale Us Robotics, lo scienziato progettista viene trovato [...] Vai alla recensione »
Ispirato al romanzo di Isaac Asimov del 1950, dal regista del Corvo. Nellanno 2035 i robot fanno ormai parte della vita quotidiana e sono meccanismi di cui ci si può fidare completamente, obbedienti alle leggi della robotica secondo cui deve obbedire agli umani e servirlo in tutto. Il detective Del Spooner (Will Smith) che detesta la tecnologia è chiamato a investigare sulla morte del dottor Miles [...] Vai alla recensione »
Sono passati quasi ottant’anni dal giorno in cui, in Germania, era uscito il film muto Metropolis. Che per primo aveva prospettato l’arrivo, sul grande schermo, del peggiore nemico dell’uomo: il robot. Nel copione tedesco una donna di nome Maria veniva rimpiazzata da un automa che la sostituiva alla perfezione. La donna androide non si lamentava mai - nemmeno di fronte a ovvie proposte sessuali -e [...] Vai alla recensione »
Io, Robot . Kolossal d’effetto speciale, film di “confini”. E sì, perchè il grande merito, nel bene e nel male, della pellicola di Alex Proyas con Will Smith e Bridget Moynahan che vedremo nelle sale dal 22, al di là dei contenuti e della potenza d’impatto con immagini stupefacenti partorite da una computer graphic sempre più sofisticata, è quello di metterci di fronte a linee di demarcazione: etiche, [...] Vai alla recensione »
Che cos’è un volto umano? Cosa siamo disposti a riconoscere come nostro simile? Quando è che una superficie organizzata cessa di essere una semplice facciata per divenire una faccia, capace di esprimere e recepire sentimenti complessi? In altre parole: cosa distingue l’automa antropomorfo visto in centinaia di film e fumetti dal robot così perfetto da esser quasi umano, la macchina dalla creatura in [...] Vai alla recensione »
Per fortuna non ci sono ancora in giro robot. Stanno costruendoli in Giappone, soprattutto giocattoli per bambini. E, all'anteprima della 20th Century Fox del film Io, robot, hanno mostrato un prototipo di una serie di domestici meccanici che fra cinquant'anni dovrebbero essere in tutte le case (occidentali, si presuppone). Per adesso solo nella fantascienza, letteraria e cinematografica, impazzano [...] Vai alla recensione »
Il titolo dei film di Alex Proyas Io, Robot riporta in auge una parola, robot, ormai consueta negli studi e applicazioni della moderna scienza robotica, ma desueta per l’immaginario collettivo e quello dell’attuale letteratura di genere. Il termine ha più di ottant’anni: fu coniato nel 1920 dallo scrittore ceco Karel Capek per il dramma teatrale RUR.
Hollywood sforna l’ennesimo kolossal di fantascienza che batte tutti i record d’incassi. Ma «Io, robot», girato senza badare a spese e con una profusione impressionante di effetti speciali, uscito qualche giorno fa nelle sale Usa, ha fatto storcere il naso ai cultori della letteratura del futuro. Il film è tratto, un po’ troppo liberamente e questa è la prima critica, da uno dei più famosi libri del [...] Vai alla recensione »
Un film come lo, Robot di Alex Proyas (Dark City, II corvo) ambientato nella Chicago del 2035 e interpretato da Will Smith, quintessenza del divo cool per adolescenti di fatto e per adolescenti ripetenti, nella parte del detective Del Spooner, sospettoso sulla convivenza, apparentemente realizzata e priva di tensioni, tra umani e prodotti della robotica e indifferente ai rovelli della roboetica, si [...] Vai alla recensione »
Alex Proyas e il suo mondo dei robot. Ovvero: dimenticate il geniale e ultragotico Il corto e le atmosfere angosciose di Dark City, ispirate a Philip K. Dick (Tempo fuori luogo, ed. Sellerio). Aggiungete che Io, robot non è nemmeno tratto realmente da Isaac Asimov, nasce da un soggetto di Jeff Vlntar, intitolato Hardwired, poi qualcuno alla Fox si è accorto che assomigliava maledettamente al racconto [...] Vai alla recensione »