Anno | 2005 |
Genere | Drammatico |
Produzione | USA |
Durata | 134 minuti |
Regia di | Cameron Crowe |
Attori | Orlando Bloom, Kirsten Dunst, Susan Sarandon, Judy Greer, Jessica Biel, Alec Baldwin Jed Rees, Emily Rutherfurd, Bruce McGill, Paul Schneider, Loudon Wainwright III, Gailard Sartain, Paula Deen, Dan Biggers, Alice Marie Crowe, Tim Devitt. |
Uscita | venerdì 4 novembre 2005 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,95 su 16 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 5 giugno 2017
Dopo un fallimento professionale Drew Baylor torna nella sua città natale per occuparsi del funerale del padre. Durante il viaggio incontra la hostess Claire che gli farà ritrovare l'amore e la fiducia in se stesso. Il film ha ottenuto 3 candidature a Critics Choice Award, In Italia al Box Office Elizabethtown ha incassato nelle prime 8 settimane di programmazione 2,2 milioni di euro e 844 mila euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO SÌ
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Nelle commedie americane, da sempre, ciò che è nero diventa bianco, ciò che è triste diventa sorriso, ciò che è fallimento diventa successo. È una certezza. Se questo processo, visto e rivisto, riesce ancora a far divertire e commuovere significa che è una ricetta che funziona.
Drew (Orlando Bloom) ha subito un fallimento professionale e contemporaneamente la morte del padre. Incaricato dalla famiglia di andare dai parenti nel Kentucky a recuperare la salma e ad occuparsi del funerale, Drew incontra in volo Claire, una hostess (Kirsten Dunst) che forse può cambiargli la vita.
Una storia come tante altre è stata trasformata da Cameron Crowe in una commedia che ha dei momenti realmente divertenti e originali, supportato da un'interpretazione molto convincente di Kirsten Dunst. Il taglio che il regista conferisce al film è fondato sugli opposti. Un manager in carriera dalla mente razionale che vive in città, una donna sognatrice con una concretezza tutta sua e una realtà provinciale verace.
Quello di Drew e Claire - sebbene Elizabethtown non possa essere considerato un road movie - è un viaggio mentale fra due persone, che "percorrono" il tempo di una settimana incontrandosi e salutandosi in diverse tappe, avvicinandosi ma non troppo, in un sottile gioco delle parti. Come detto in precedenza, Kirsten Dunst è adorabile, e non da meno sono tutti i personaggi di contorno, da Alec Baldwin a Susan Sarandon, interprete di un tip-tap da ricordare sulla musica di "Moon River".
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Il giudizio sul film non può che essere ambivalente, una storia gradevole con un cast di primo ordine che ha avuto però un flop commerciale non indifferente: a fronte di un budget di 45 milioni di $ (almeno) ha avuto incassi in USA e in tutto il mondo di 52 milioni di $, il che significa una perdita di 20-25 milioni. La trama: Drew (Olando Bloom, il Legolas della trilogia del Signore [...] Vai alla recensione »
Regista, attori protagonisti e non. Tutti si impegnano. Forse troppo per dare a questo film un significato profondo. Ci si dovrebbe accontentare talvolta di fare pellicole leggere senza cercare sempre a tutti i costi di creare qualcosa di alto. Battute per forze profonde, personaggi per forza fuori dalle righe, tanta (troppa?) musica comunque molto bella.
Sguardi, riflesioni soffuse, doppie linee di vita una superficiale, indirizzata dal valore del successo, una altra intima fatta di picoli suoni, sguardi, momenti di cose da lasciare in un rapporto....e questo è il minimo, quello che ci basta, quello che ci fa dire che si può accettare anche di fallire.....perchè l'importante è vivere. Il viaggio di ritorno dal valore del successo a quello del semplice [...] Vai alla recensione »
Splendida commedia rosa in agrodolce con spunti assolutamente originali ed un cast di altissimo livello. Tra i migliori prodotti dell'ultimo decennio nella sua categoria. Da non perdere.
"Nessun vero fiasco è mai derivato dalla mera ricerca del minimo indispensabile. Il motto delle Forze Speciali dell'Aeronautica Britannica è "Chi osa, vince". Un piccolo germoglio di vite è in grado di crescere anche nel cemento. Il salmone del Nord-Ovest del Pacifico è pronto perfino a morire per la sua ricerca, viaggiando centinaia di miglia, controcorrente [...] Vai alla recensione »
Personalmente lo giudico un film un po noioso e lungo in alcuni momenti da usare il tasto "avanti veloce" del DVD. Mi è piaciuta la colonna sonora e alcuni dialoghi dei protagonisti Drew (Orlando Bloom) e Claire (Kirsten Dunst).
Nonostante un buon cast e una nostalgica colonna sonora, il film non ha né capo né coda. La storia, già di per sè confusa e troppo "gonfia", è un susseguirsi di situazioni surreali e imbarazzanti. Se visto in compagnia di amici di spirito Elizabethtown può essere anche divertentissimo, dati gli innumerevoli spunti che offre per farsi prendere in giro.
entrerà sicuramente a far parte dei miei film preferiti di sempre... emozioni grande storia grande cast e una kristen bellissima e originale
Poco da dire su questo film. Una pellicola mal riuscita, vuol essere romantica e divertente, ma l'ho trovata patetica e banale. Vi dico solo che gli ultimi 20 minuti li ho bellamente saltati, non ne potevo più. Il mio giudizio è: no, no e ancora no.
Pare proprio che al giovane stilista di calzature Drew Baylor vada tutto per il peggio: produce un danno da un miliardo di dollari all'azienda calzaturiera per cui lavora; gli muore all'improvviso il babbo; la fidanzata lo pianta. Sospeso momentaneamente il suicidio che aveva in programma, il giovanotto parte per la cittadina del Kentucky dove si svolgeranno le esequie paterne.
Cameron Crowe è un ottimo regista, un esperto giornalista musicale e un notevole critico cinematografico (il suo libro su Billy Wilder è magnifico), Elizabethtown è una sintesi felice, commovente, divertente, riflessiva delle passioni del cineasta. È un film sulla saggezza del fallimento personale: il protagonista Drew ha disegnato un paio di scarpe che nessuno comprerà e ha causato una perdita di [...] Vai alla recensione »
Drew è un disegnatore di scarpe, a Portland nell’Oregon. Un modello cui teneva molto, però, ha avuto come risultato di far fallire l’impresa in cui era impiegato. Naturalmente si ritrova senza lavoro ma, contemporaneamente, si ritrova senza più suo padre, morto nel Kentucky, proprio a Elizabeth Town, dopo essersi allontanato dalla famiglia. Adesso, dalla madre, ha una difficile incombenza, andare nel [...] Vai alla recensione »
Rispetto alla copia vista alla Mostra di Venezia, Cameron Crowe ha ampiamente ritoccato il finale di Elizabethtown. Non è un semplice avvertimento a chi abbia visto il film al Lido. I tagli operati dal regista non vanno spiegati troppo per non sciupare il finale del film, ma va sottolineato un aspetto che cambia decisamente l’approccio, diciamo pure, ideologico di Crowe alla propria storia: il personaggio [...] Vai alla recensione »
Trama: papà è morto. Drew, un giovane disegnatore di scarpe dell’Oregon, lo viene a sapere nel momento peggiore. O migliore, a seconda dei punti di vista. E’ appena stato licenziato e la sua ragazza lo ha abbandonato. Proprio un momento prima che lui si suicidi, la famiglia gli telefona: papà non c’è più, bisogna organizzare i funerali. Drew accantona per il momento i suoi neri propositi e si mette [...] Vai alla recensione »
Come molti ex-ragazzi prodigio, Cameron Crowe non ha ancora deciso cosa farà da grande. Così, a 48 anni e dopo aver diretto lavori diversissimi per ambizioni e riuscita come Singles, Jerry Maguire, Vanilla Sky, Almost Famous (il migliore), l’ex-critico musicale di Rolling Stone continua a sbagliare i film perché non sa che film vuole fare. Elizabethtown, commedia romantica, guarda a Frank Capra, [...] Vai alla recensione »
Orlando Bloom danza sotto gli alberi osservato con discrezione dall’occhio della cinepresa. fisso, da discreta distanza. L’attore inglese, qui nei panni di un giovane americano in crisi, saltella come in una specie di “ghostdance” e alza la mano al cielo. È il momento più intimo, solitario e catartico di Elizabethtown, il nuovo film di Cameron Crowe, che verrà presentato a Venezia.
Orlando Bloom e Kirsten Dunst formano, in Elizabethtown, una delle coppie meglio assortite di questa stagione cinematografica. Il casting perfetto, che vede in ruoli secondari stelle come Alec Baldwin e Susan Sarandon, è uno dei punti di forza del film che inizia con il racconto di un colossale fiasco. Drew Baylor è un talentuoso designer di scarpe da ginnastica ma il suo ultimo modello è stato una [...] Vai alla recensione »
Elizabethtown lo ha diretto con un pizzico di sapori autobiografici Cameron Crowe (Almost famous, Jerry Maguire), un ex giornalista di Rolling Stone che ha scritto un bel libro su Billy Wilder e si è portato dietro questa volta una compilation di buona vecchia musica rock e l'ha spalmata su un paesaggio inusuale (il Kentucky del pollo fritto e del bourbon e dei rapporti ancora «umanamente vividi») [...] Vai alla recensione »
E’ difficile resistere al fascino di Elizabelhtown, l’ultimo film di Cameron Crowe, fuori concorso a Venezia. Per varie ragioni: la prima è che, come in Big Fish di Tim Burton, sa trasformare la riscoperta del padre da parte del giovane protagonista, Drew (Orlando Bloom. una volta tanto non in un film in costume come Il signore degli Anelli e Le crociate e qui a Venezia tutto impeccabilmente griffato [...] Vai alla recensione »
Tutto inizia con una fine e termina con un nuovo inizio” dichiara Cameron Crowe, dimostrando che le interviste – quando gli capita di stare dalla parte di chi risponde – non sono il suo forte. Meglio quando faceva le domande al suo idolo Billy Wilder (pur facendo confusione tra Vienna e Berlino, se c’era da localizzare il lettino di Sigmund Freud). Meglio quando scriveva per Rolling Stone.
Orlando Bloom, è il protagonista di Elizabethtown nel ruo1o di Drew, un giovane creatore di scarpe di successo che è stato appena licenziato come conseguenza di un fiasco da un miliardo di dollari. E come se non bastasse, suo padre. muore nel Kentucky. Toccherà a lui raggiungere Elizabethtown, organizzare il funerale e appianare l’attrito tra la madre e i parenti del defunto.
Di trentenni statunitensi con pene d'amore e di lavoro acuite dagli estri di stravaganti genitori gli schermi italiani sono saturi da anni. Eppure chi accusa - a torto - Muccino come regista apologetico di questa generazione molle e inconcludente, tollera quest'invasione di film molesti, ottusi, ripetitivi, pensati per altre longitudini, però regolarmente ammanniti anche qui, grazie a massicce pubblicità [...] Vai alla recensione »
Elizabethtown di Cameron Crowe è la storia di Orlando Bloom che ha passato otto anni a inventare un nuovo genere di scarpe da ginnastica ricavandone un fiasco, un licenziamento, una depressione: gravata dalla morte del padre e dalla necessità di rilevarne la salma nella cittadina del Kentucky, consolata dall'incontro con la pragmatica e ottimistica hostess d'aereo Kirsten Dunst.
Sottoposto a considerevoli tagli & rammendi dopo il poco apprezzato esordio veneziano, Elizabethtown ribadisce, in effetti, l'alterno talento del quarantottenne Cameron Crowe, l'autore di un piccolo capolavoro come Almost Famous e di uno dei film più brutti degli ultimi tempi, Vanilla Sky. Non a caso quest'ambiziosa versione di commedia sentimentale è troppo divagante e squilibrata per arrivare a una [...] Vai alla recensione »