Figli - Hijos |
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Un film di Marco Bechis.
Con Stefania Sandrelli, Carlos Echevarria, Julia Sarano, Enrique Piñeyro.
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Titolo originale Figli.
Drammatico,
Ratings: Kids+16,
durata 100 min.
- Italia 2001.
MYMONETRO
Figli - Hijos
valutazione media:
3,34
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Roberto Nepoti
La Repubblica
Sono pochi nel mondo, pochissimi in Italia i registi capaci di fare un cinema di contenuti che sia anche un cinema di linguaggio e di stile. Uno di questi è Marco Bechis, che con Figli-Hijos torna sui temi del suo film precedente, Garage Olimpo (la dittatura, la tortura, i desaparecidos), ma inquadrandoli da un altro punto di vista. Il giovane Javier vive a Milano con quelli che crede i suoi genitori naturali; padre argentino, madre italiana. A toglierlo dall'illusione arriva Rosa, che viene dall'America Latina e afferma di essere la sua gemella. Figli di oppositori del regime, i ragazzi sarebbero stati separati alla nascita: lei nascosta in una borsa per sottrarla ai militari, lui consegnato a uno dei torturatori per diventarne il figlio adottivo. All'inizio Javier respinge Rosa, si rifiuta di ascoltarla; ma finisce per seguire la ragazza a Barcellona, dove l'incontro con l'ostetrica che li ha visti nascere e un esame del Dna dovranno rivelare la verità. Seguìto dai genitori, che vogliono impedirne la presa di coscienza, il ragazzo affronta un travaglio da cui rinascerà a nuova vita. A parte una leggera perplessità sulla scelta della trasferta barcellonese (forse non necessaria), Figli è un film quasi perfetto: misurato e intenso a un tempo, capace di produrre emozione senza estorcerla, realistico ma ricco di risonanze simboliche. Una questione di stile. Pur raccontando la forte vicenda con partecipazione, Bechis sceglie contemporaneamente (e assegna allo spettatore) il ruolo di un osservatore esterno. I travagli emotivi e psicologici della coppia di fratelli, e di quella dei genitori adottivi alla ricerca del ragazzo, sono inquadrati attraverso una serie di soglie che la macchina da presa sceglie di non oltrepassare: come se spiasse una realtà che non deve essere avvicinata in maniera troppo diretta e traumatica. Accurata anche la colonna sonora, che alterna lunghe pause di silenzio con un crescendo di percussioni culminanti nella (e motivate dalla) sequenza finale. Stefania Sandrelli è convincente nella parte di una madre italianamente in ambasce. Molto bravi i giovani protagonisti: Carlos Echevarria, già visto come aguzzino in Garage Olimpo, e Julia Serano.
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