Poeta e critico d'arte, pubblicò alcuni suoi lavori su Prospettive, dopo aver conosciuto, ancora in giovane età, figure di spicco come Eugenio Montale, Vasco Pratolini, Curzio Malaparte. Dal 1951 si dedicò al giornalismo e, trasferitosi a Roma nel 1955, fu attratto dal mondo del cinema, collaborando anonimamente ad alcune sceneggiature e dirigendo qualche documentario: fra questi ricordiamo Piccolo cabotaggio pittorico, presentato a Venezia. Nel 1957 esordisce nella regia di un lungometraggio con Un ettaro di cielo (edito nel 1959), di cui è anche soggettista. Il film, poetico e percorso da un fine senso umoristico, non ottenne il successo sperato; perciò Casadio rimase inattivo per ben quattro anni, interrompendo la sua inattività per firmare, nel 1961, un discreto film per ragazzi, Cinque leoni un soldo. Abbandonato il cinema, si è dedicato di nuovo, con validi risultati, all'attività letteraria.