Dopo aver recitato come unico attore in Freiheit (1966), corto del suo compagno di stanza George Lucas, Randal Kleiser (nato a Philadelphia, Pennsylvania, nel 1946) si laurea alla USC, University of Southern California, con Peege (1973), titolo che, notato dai vertici della Universal, gli aprirà le porte del piccolo schermo.
Dal '75 al '77 dirige alcuni episodi per serie come Lucas Tanner, Marcus Welby, M.D., The Rookies e Starsky and Hutch oltre a lungometraggi televisivi spesso drammatici e in parte distribuiti anche da noi come All Together Now(1975), Diario di una minorenne (1976), The Boy in the Plastic Bubble (1976), in cui incontra per la prima volta il giovane John Travolta, e L'albero di Natale è sempre più verde (1977).
Un successo planetario
Scritturati John Travolta, reduce dall'exploit di La febbre del sabato sera (1977), e l'altrettanto azzeccata Olivia Newton-John, Kleiser esordisce al cinema firmando lo scoppiettante Grease - Brillantina (1978), cult ispirato alla commedia musicale di Jim Jacobs e Warren Casey. Saranno i duetti ballerini dei due protagonisti, l'ambientazione in un college americano anni Cinquanta, la mistura di ribellismo e buoni sentimenti o l'eccellente colonna sonora, ma il film si trasforma subito in un classico, anche ben oltre le sue intrinseche qualità cinematografiche. Ormai lanciatissimo, il regista dirige Laguna blu (1980), altro celebre titolo di cassetta di quegli anni, ispirato al best-seller di Henry De Vere Stacpoole; si tratta però di un fotoromanzo poco digeribile nel suo buonismo e nella sua linearità con il solo merito di aver lanciato la carriera della bellissima Brooke Shields, adolescente naufraga in un'isola del Pacifico insieme ad un tenero ma aitante coetaneo, da cui avrà un bambino in perfetta sintonia coi ritmi della natura. Ugualmente marino e parimenti poco intelligente è Summer Lovers (1982), con la bella coppia composta dalla femminuccia Daryl Hannah e dal maschietto Peter Gallagher che, una volta giunto in un'isoletta dell'Egeo, sogna un triangolo amoroso. Grazie all'aiuto di buoni interpreti come Patrick Swayze, Jamie Lee Curtis e C. Thomas Howell e di una sceneggiatura meno ottusa del solito, Bulldozer (1984) alza un pochino il livello delle pellicole di un cineasta che torna a raccontare il passaggio dall'adolescenza all'età adulta, in maniera sempre zuccherosa, ma di certo meno fastidiosa.
Dai film per ragazzi e ritorno
Con l'eccezione di Senza nessun timore (1989), commedia d'ambientazione londinese su un trentenne che si trova improvvisamente circondato da donne, dal risaputo Navigator (1986) a Tesoro, mi si è allargato il ragazzino (1992) con Rick Moranis, il regista si dedica principalmente al cinema per ragazzi dirigendo La mia vita picchiatella (1988), seguito del burtoniano Pee Wee's Big Adveture (1985), e quella discreta riduzione del classico di Jack London che è Zanna bianca - Un piccolo grande lupo.
Il drammatico Un party per Nick (1996) - un architetto malato di AIDS saluta con una festa i suoi amici - e il thriller di routine L'ombra del dubbio (1998) riportano Kleiser a tematiche toccate specialmente nei primi lavori televisivi, fino al ritorno della spensieratezza con Love Wrecked (2005) e con la fiacchissima versione della favola di Cappuccetto rosso di Red Riding Hood (2007).
