Pluripremiata attrice americana. Professionista della scena teatrale, ma ancora più splendida dietro la cinepresa. Il cinema (e non solo quello) con Maureen Stapleton ha perso una delle sue stelle più luminose, una leggenda degli Oscar. Da ragazzina newyorkese a signora di Hollywood: il passo è breve, se si ha stoffa da vendere.
Nata a Troy (New York), in una comunità americana di cattolici irlandesi, Maureen Stapleton ha iniziato a guadagnare i primi stipendi come modella, ma è stata l'infatuazione per l'attore Joel McCrea che la portò alla recitazione. Esordì a Broadway nel 1946 con "The Playboy of the Western Word" nella produzione di Burgess Meredith. Tre anni più tardi si sposò con il direttore generale della casa di produzione Kermit Bloomgarden, Max Allentuck (dal quale poi divorziò nel 1959) che la fece diventare madre di due figli: Daniel Allentuck e Katharine Bambery.
La solida gavetta teatrale le portò il rispetto delle colleghe attrici e soprattutto la professionalità e la dimestichezza con due generi completamente diversi: la commedia ed il dramma. Ma il successo, almeno per lei, è un tram chiamato Tennesee Williams che, nel 1951, la sceglie per il ruolo di Serafina Delle Rose, al posto di Anna Magnani, per portare a teatro il suo dramma "La rosa tatuata". La Magnani ancora non sapeva parlare perfettamente l'inglese e la scelta della Stapleton, portò a quest'ultima il primo di una lunga serie di Tony Award. Successivamente l'inglese della Magnani migliorò e, infatti, fu lei ad avere il ruolo per la versione cinematografica della pièce, vincendo un Oscar come miglior attrice protagonista.
La Stapleton diventa la regina di Broadway. Reciterà in altri drammi di Tennessee Williams come "27 Wagons Full of Cotton" e, soprattutto, "La Calata di Orfeo" (1957) nel ruolo di Lady Torrance (altro ruolo che poi andrà alla Magnani nella versione cinematografica). Riceverà il suo secondo Tony Award come miglior attrice drammatica con lo spettacolo di Neil Simon "The Gingerbread Lady" (scritto apposta per lei), guadagna invece altre nomination per "The Cold Wind and the Warm", "Toys in the Attic" (1960) di Lillian Hellman, "Plaza Suite" (1968) e "Piccole Volpi" (1981).
Anche la sua carriera cinematografica la portò ad un successo immediato. Il suo esordio è con Lonely hearts (1958) di Vincent J. Donehue dove si guadagna la sua prima nomination all'Oscar come miglior attrice non protagonista. Nel 1959, la Stapleton appare anche nella versione cinematografica di "La Calata di Orfeo" che viene reintitolata Pelle di Serpente di Sidney Lumet accanto a Marlon Brando (suo migliore amico) e Joanne Woodward. Ma è diretta ancora da Lumet nel bellissimo Uno sguardo dal ponte (1961) con Raf Vallone e Jean Sorel.
Nominata una seconda volta all'Oscar per Airport (1970) di Henry Hathaway e George Seaton, né riceverà anche una terza per Interiors (1978) di Woody Allen, ma l'unica statuetta che vince è nel 1981 con Reds di Warren Beatty, dove è l'attivista Emma Goldman. Il suo discorso di ringraziamento fu uno dei più arguti e divertenti della storia del premio più ambito nel cinema.
Dopo il divorzio con il secondo marito, la Stapleton si sposa con il drammaturgo David Rayfield (1963) dal quale divorzia nel 1966. Infine ha una lunga relazione romantica con la leggenda di Broadway George Abbott. Lei ha 43 anni e lui 81.
Ex alcolista (anche suo padre lo era), la Stapleton nel 1967 trionfa: nella televisione, vincendo un Emmy come miglior attrice drammatica in "Among the Paths to Eden" (1967), e nella musica, ricevendo una nomination ai Grammy Award per la canzone "To Kill a Mockingbird" (1975). Ma i riconoscimenti non sono finiti qui, nel 1980 riceve un Actors Studio Award per il suo contributo al teatro e la Hudson Valley Community College della sua città nomina un teatro col suo nome.
Dagli adolescenti degli anni Ottanta viene ricordata soprattutto come una delle nonnine ultraarzille di Cocoon - L'energia dell'Universo (1985) di Ron Howard e Cocoon II (1988) di Daniel Petrie.
Accanita fumatrice, Maureen Stapleton muore ad 80 anni di una crisi polmonare...