Prince Fresh
Prince Fresh o Will Smith? Attore popolare o attore impegnato? Non lasciatevi ingannare dalla facile dicotomia. Il popolarissimo attore di colore, Will Smith, decretato Star dalla generazione di MTV che ne ha apprezzato moltissimo il lato comune, è anche molto stimato da quel cinema intellettuale che non gli ha permesso di scivolare (come molti suoi colleghi prima di lui) in quella spirale di ruoli comuni che rischiano davvero di mettere fine ad una carriera. Prince Fresh e Will Smith, di risposta, per cui sono la stessa persona.
Secondo figlio di una dipendente di un convitto e del proprietario di un'impresa di impianti d'aria condizionata, è cresciuto nella medioborghesia del West Philadelphia, studiando all'Overbrook High School a Winfield, in Pennsylvania, guadagnandosi il soprannome di "Prince" dai suoi insegnanti, per una certa trivialità che lo rendeva molto attraente. A questo nomignolo, lui affianca "Fresh", molto in voga nello slang della black America della metà anni Ottanta. La sua strada sente che è tutta verso la musica, ed in particolare verso il rap. Dopo l'incontro con Jeff Thomas, durante un party, i due formano un duo DJ Jazz Jeff e The Fresh Prince, aveva solo 12 anni. I due nell'arco degli anni, riusciranno a vincere perfino due Grammy Award per la migliore performance rap con la canzone "Parents Just Don't Understand" (1989), seguito poi da "Summertime". The Fresh Prince acquista popolarità: si compra case, auto e gioielli, ma finisce in bancarotta nel 1989. Fortunatamente, l'incontro con il produttore Benny Medina gli salva la carriera e la storia di The Fresh Prince a Beverly Hills diventa una sitcom per la NBC: nasce Willy, il Principe di Bel Air (1990), il telefilm che gli porterà la notorietà mondiale.
Nel frattempo appare in altre sitcom come Blossom e in produzioni cinematografiche poco conosciute come il film (inedito in Italia) Where the Day Takes You (1992) di Marc Rocco con altre stelle del tubo catodico (Dermot Mulroney, Sean Astin, Lara Flynn Boyle, Kyle MacLachlan e Alyssa Milano). Nello stesso periodo, sposa Sheree Smith, dalla quale avrà il suo primogenito, Willard Smith III. La sua grande prova d'attore però, la dimostra fuori dal circuito del piccolo schermo con Sei gradi di separazione (1993) di Fred Schepisi, dove spingerà la borghese Stokkard Channing a cambiare vita.
I successi cinematografici
Vivacissimo accanto a Whoopi Goldberg in Made in America (1993) di Richard Benjamin, ha il suo primo ruolo cinematograficamente importante con l'action Bad Boys (1995) di Michael Bay, ma ancora di più per il blockbuster di Roland Emmerich con Independence Day (1996), dove interpreta un marine che combatte contro gli alieni invasori. Da quel momento in poi è dichiaratamente confermato come il re del box office. Qualsiasi film faccia, è un successo al botteghino. Men in Black (1997) di Barry Sonnenfeld (con il suo sequel), dove è in coppia con Tommy Lee Jones e Nemico Pubblico (1998) di Tony Scott con Gene Hackman, sono solo alcuni dei suoi trionfi. E dopo la fine del matrimonio con la prima moglie, nel 1997, sposa l'attrice Jada Pinkett Smith (che aveva già incontrato durante i provini che avrebbero decretato a chi sarebbe andato il ruolo della sua girlfriend in Willy, il Principe di Bel Air e la spuntò Nia Long), dalla quale avrà altri due figli: Jade Christopher Syre Smith e Willow Camille Reign Smith.
Rifiuta il ruolo di Neo in Matrix (1999), per girare il flop Wild Wild West (1999), per la regia di Barry Sonnenfeld con Kevin Kline. Pessima scelta. Matrix ha un successo spropositato ed entra nella storia del cinema, mentre Wild Wild West entra nella storia della carriera di Will Smith, come uno dei suoi primi fallimenti, cui seguirà La leggenda di Bagger Vance (2000) di Robert Redford.
Nominato all'Oscar
Un punto di svolta professionale lo ritroverà solo con la nomination all'Oscar come Miglior Attore Protagonista per il film Alì di Michael Mann, nel ruolo del pugile-leggenda Muhammad Ali. Nel 2004, si impegna nella fondazione Nelson Mandela per la prevenzione dell'Aids, in concomitanza, rilancia la sua carriera doppiando il pesce Oscar nel film d'animazione digitale Shark Tale (2004).
L'incontro con Muccino
Considerato e poi scartato per il ruolo di Mr. Smith nel film Mr. & Mrs. Smith (2005), recita nel film Hitch - Lui sì che capisce le donne di Andy Tennant e poi si fa strada l'esperienza italiana, diretto da Gabriele Muccino in La ricerca della felicità (2006), dove interpreta un quarantenne che si ritrova improvvisamente disoccupato e con un figlio (il suo vero figlio, Jaden, che recita con lui) a cui badare. Ruolo che gli farà ottenere la sua seconda nomination all'Oscar come miglior attore protagonista. Con il regista italiano tornerà poi a lavorare anche nel 2008 nel drammatico Sette anime, non ottenendo però lo stesso successo né di critica, né di pubblico.
Artistico e produttivo, dotato di un sottile stile recitativo e senza dubbio aiutato da una furbizia promozionale, Will Smith si offre (con polemiche o meno) come uno di quegli attori che maggiormente sono cresciuti artisticamente ad Hollywood e si spera ancora cresca... Nel suo caso (dato che di sequel ne ha fatti tanti) TO BE CONTINUED... è la frase ideale. Eccolo infatti tornare nel 2012 nel terzo capitolo di Men in Black e in Hancock 2. Nel 2013 è nel film di M. Night Shyamalan After Earth - Dopo la fine del mondo (per cui si aggiudica il Razzie Award) e nel 2015 è protagonista di Focus - Niente è come sembra e di Zona d'ombra - Una scomoda verità. L'anno dopo lo ritroveremo nella squadra suicida di David Ayer in Suicide Squad e nel film di David Frankel Collateral Beauty. Nel 2019 ha interpretato il genio della lampada nel live action della Disney Aladdin e in seguito ha recitato nel film di Ang Lee Gemini Man. Nel 2022 ha vinto il Golden Globe per il miglior attore in un film drammatico e lo Screen Actors Guild Award per il miglior attore cinematografico per la sua interpretazione di Richard Williams nel biopic Una famiglia vincente - King Richard, ruolo per cui ha vinto anche il premio Oscar.
Nel 2022 sarà poi diretto da Antoine Fuqua in Emancipation - Oltre la libertà e nel 2024 tornerà accanto a Martin Lawrence in Bad Boys - Ride or Die.