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Francesca Romana Coluzzi

Francesca Romana Coluzzi. Data di nascita 20 maggio 1943 a Tirana (Albania) ed è morto il 15 luglio 2009 all'età di 66 anni a Roma (Italia).
Nel 1971 ha ricevuto il premio come miglior attrice non protagonista al Nastri d'Argento per il film Venga a prendere il caffè da noi.

Coluzzi - La gigantessa delle caratteriste italiane

A cura di Fabio Secchi Frau

L'indimenticabile presenza di Francesca Romana Coluzzi all'interno del nostro cinema è qualcosa che deve renderci fieri di averla avuta dentro la storia della nostra settima arte. Non ci sono parole per descrivere la grande passione di questa interprete per la recitazione e per il cinema, che traspare anche nel più piccolo ruolo da lei portato di fronte all'obiettivo di una cinepresa. Chi scrive questa biografia, alla luce della sua triste scomparsa, non può fare a meno di dilungarsi nel profondo affetto che nutriva per questa alta Signora del cinema, una gigantessa (anche di aspetto fisico) che fra le tante caratteriste degli Anni Settanta-Ottanta, si era conquistata un posto tutto suo e di pregio. Anche se non la si conosceva personalmente, Francesca Romana Coluzzi, soprannominata da tutti semplicemente "Coluzzi", era come una di famiglia per il grande pubblico, sia che le sue performances fossero intrise di tragedia drammatica, sia che si addentrassero nei primi misteri erotici che gli italiani spiavano dai buchi della serratura delle commedie sexy. Era un'attrice con la A maiuscola, ma anche una madre capace di strappare un sorriso al figlio più burbero...

Nata a Tirana
Nata a Tirana, ma naturalizzata in Italia, capisce da subito che l'arte drammatica è la sua passione e ci si butta a mani piene, giocando la carta di una spontanea simpatia che l'accompagnava anche fuori dalle vesti di un personaggio interpretato.

Il debutto
Debutta cinematograficamente a partire dal 1965, lavorando con Lucio Fulci, che allora dirigeva la storica coppia comica Franco Franchi & Ciccio Ingrassia in pellicole come 002 Operazione Luna con Linda Sini e Lino Banfi, che è appunto il suo film d'esordio. Seguono altre collaborazioni con la coppia di comici ne I due parà(1965), Il sergente Rompiglioni (1973, solo con Franchi) e Il Cav. Costante Nicosia demoniaco, ovvero: Dracula in Brianza (1975, solo con Ingrassia).

Il Nastro d'Argento per Venga a prendere il caffè... da noi
Dotata di un corpo statuario e di una fisicità prorompente, viene scelta da Pietro Germi per la commedia Serafino (1968), e saranno quelle stesse qualità, unite a una grande professionalità nella recitazione, a spingere Alberto Lattuada a imporla nel cast di Venga a prendere il caffè... da noi (1970) con Ugo Tognazzi, all'interno del quale avrà il ruolo di una delle tre sorelle Tettamanzi. Imbruttita, ma con una recitazione misurata e perfettamente inquadrata nella sua parte, riesce a ottenere il Nastro d'Argento come miglior attrice non protagonista. Messa in luce dal premio, la "Coluzzi" (così veniva chiamata da tutti, comprese le due figlie Sveva e Laila) lavora con i grandi nomi del cinema internazionale: con Vittorio De Sica ne Io non vedo, tu non parli, lui non sente (1971) e ne Siamo tutti in libertà provvisoria (1971) - e in quest'ultimo titolo avrà l'occasione di lavorare anche con Claudio Gora e Philippe Noiret -; con Vittorio Caprioli ne Anche se volessi lavorare, che faccio? (1972) e con Michel Piccoli ne Il mangiaguardie (1973).

Il successo nella commedia sexy
Con l'arrivo degli Anni Settanta, la carriera della Coluzzi diventa quella di una caratterista di chiara fama all'interno del sotto genere della commedia scollacciata o sexy. Di solito partner di Lino Banfi (con il quale in scena divertenti duetti comici) cesella ritratti femminili di mogli giunoniche e burrose in pellicole dirette da Mariano Laurenti o da Michele Massimo Tarantini. Sono gli anni de L'insegnante (1975), ancora con Caprioli, e sono titoli come questi a farla diventare familiare al grande pubblico che ne apprezza la presenza cinematografica, nonostante la grande crisi economica che il nostro grande schermo attraversava in quegli anni.

I lavori stranieri e il Minestrone d'Arte
Nel 1984, ha il grande privilegio di lavorare accanto ai premi Oscar Ernest Borgnine e Laurence Olivier nella miniserie The Last Days of Pompeii e proprio in quegli anni, il suo grande amore per l'arte drammatica e per la recitazione la portano a creare a Roma, nel 1985, il Laboratorio Teatrale, in seguito poi battezzato Associazione Culturale Minestrone d'Arte, cui si dedicata con grande passione. Sempre nel 1985, recita il ruolo della madre di Red Sonja (Brigitte Nielsen) nella pellicola fantasy di Richard Fleischer Yado con Arnold Schwarzenegger e Janet Agren. Poi si presta anche per piccole partecipazioni televisive in telefilm a quali Professione vacanze (1986), per non parlare del divertente spot pubblicitario del 1989 per i Sofficini Findus, all'interno del quale interpretava la madre dell'iracondo metallaro Ferruccio che si rabbonisce di fronte ai cibi preparati dalla madre ed esplode, boccone dopo boccone, in un affettuoso: «Mamma... quanto mi siete mancati!».

La morte prematura
Dopo un lungo periodo di assenza dal grande schermo, nel 1999, torna al cinema diretta da Pupi Avati ne La via degli angeli e la rivedremo persino nel telefilm di genere peplum Roma (2005) e nella miniserie gialla Provaci ancora prof! (2005). Disgraziatamente, una neoplasia polmonare la porta via da noi a soli 66 anni. Se ne vanno così tutte quelle storie intrecciate di simpatia delle quali era stata protagonista, diretta da autori che amavano raccontare la superficialità sessuale degli italiani con schietta ironia, ma non va via (e non andrà mai via) il ricordo di questa grande e libera autrice/attrice sperimentale la cui relazione più lunga è stata quella con la drammaturgia e con l'immagine. Ci ricorderemo per sempre dei suoi ritratti di madre dominante che le hanno promesso l'immortalità cinematografica e non l'hanno mai costretta a essere un elemento marginale di una pellicola, perché quando appare la Coluzzi al cinema, come in televisione, non può non nascere un dolce sorriso che, ancora oggi, non si spegne.

Ultimi film

Commedia, (Italia - 1999), 122 min.
Comico, (Italia - 1997), 90 min.
Avventura, (USA - 1985), 89 min.
Commedia, (Italia - 1984), 93 min.
Comico, (Italia - 1981), 87 min.
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