Sofisticata e raffinata attrice italiana dal viso acqua e sapone, la cui storia ricalca vagamente una di quelle fiabe che ci venivano raccontate quando eravamo bambini. È passata infatti, da un'Italia cinematografica che le offriva sempre i medesimi ruoli, ad un immenso successo artistico oltralpe (soprattutto grazie all'unione sentimentale e lavorativa con il regista francese Claude Lelouch), imponendosi come interprete di primo livello.
Alessandra Martines nasce artisticamente come ballerina di danza classica, passione che ha coltivato fin dalla più tenera età e che le ha permesso di diventare una etoile dell'Opera di Roma. Notata dal presentatore Pippo Baudo, nel 1986, approda alla trasmissione "Fantastico 7", dove duetta coreograficamente e musicalmente con un'altra soubrette, Lorella Cuccarini. La trasmissione, dagli invidiabili ascolti, sarà il suo trampolino di lancio.
L'anno seguente, comincia la sua carriera sul grande schermo recitando nella commedia musicale Miss Arizona (1987) di Pàl Sàbor dove si confronterà con due mostri sacri del cinema europeo: Marcello Mastroianni e Hanna Schygulla. A questo film seguirà poi Sinbad dei Sette Mari di Enzo Castellani con Lou Ferrigno (il celebre Hulk del telefilm). E sarà ancora una volta il fantasy a cullarla nella fama. Infatti, nel 1991, viene scelta come protagonista per una fiction di successo delle reti Mediaset "Fantaghirò" di Lamberto Bava (5 edizioni) che le offrirà una vastissima popolarità anche all'estero. Nel serial, interpreta una principessa pronta a trasformarsi in guerriera per salvare l'amore ed il regno paterno e per difendere l'amore del suo principe, Romualdo, un leggendario Kim Rossi Stuart. Diventata così uno dei volti più noti della televisione europea, rimarrà disgraziatamente intrappolata nel facile clichè dei ruoli fiabeschi.
A salvarla, se così si può dire, la conoscenza con colui che poi diverrà suo marito, Claude Lelouch. Nonostante i venti anni di differenza, i due si sposeranno nel 1995, diventando inseparabili, e sanciranno la loro unione con una figlia, Stella. Da allora la Martines è diventata un'attrice del cinema francese, adottata da questo paese come altre bellezze italiane: Monica Bellucci e Caterina Murino su tutte.
Crescerà artisticamente nei film del marito nei quali interpreterà sempre donne dotate di grazia e fascino: ex ballerine coinvolte in strani intrecci amorosi dal consorte in L'amante del tuo amante è la mia amante (1993); signorili ebree in fuga per la Svizzera in un'Europa antisemita ne I Miserabili (1995) accanto a Jean-Paul Belmondo e Annie Girardot; ambigue donne borghesi dei nostri giorni in Uomini e donne - Istruzioni per l'uso (1996); stelle della danza alla ricerca d'amore in Per Caso o per azzardo (1998) e poi ancora Una per tutte (1999), And Now... Ladies and Gentlemen (2002), Genre Humain - Les Parisiens (2004) e Le courage d'aimer (2005).
Il cinema italiano la reclama nel 2002 con Amnesia di Gabriele Salvadores, dove guadagna il suo spazio fra l'esuberante Diego Abatantuono e il nevrotico Sergio Rubini, con un personaggio malinconico, ma determinato. Anche la televisione italiana le offre finalmente ruoli che per troppo tempo le ha negato. Partecipa a fiction come Don Bosco (2004) di Leopoldo Gasparini, ma soprattutto con Edda di Giorgio Capitani, sulla vita di Edda Ciano Mussolini, per il quale riceverà la Grolla d'oro Tv come miglior attrice. A questo seguiranno I colori della vita di Stefano Reali con Nancy Brilli e Gabriel Garko e Caterina e le sue figlie di Fabio Jephcott con Virna Lisi. Noto ormai a tutti, il suo rifiuto per i ruoli troppo erotici, ne abbiamo testimonianza quando, nel 2005, lasciò il set di Basic Instinct 2 per le pressioni di Sharon Stone su una scena di sesso troppo spinta.
Oggi la Martines torna al fantasy, ma non come attrice. È, infatti, autrice di un libro di fiabe dedicato alla figlia "Conte pour Stella" che riprende un po' le storie sarde che le raccontava la nonna quando anche lei era piccola.
Se ci fosse un aggettivo per descriverla, oggi sappiamo che questo sarebbe senza alcun dubbio: fantastica, nel senso magico del termine.