Un attore che è una golosità per gli occhi, sicuramente uno dei più completi attori del cinema americano. Simpaticissimo e pungente, Jamie Foxx è riuscito, senza prendere utili scorciatoie, a offrire al pubblico godibili interpretazioni, in particolar modo utilizzando stupefacenti doti canore.
Le origini
Figlio adottivo di un agente di cambio e di una casalinga, quando il matrimonio dei suoi genitori fallì, il piccolo Jamie (che non si chiamava ancora Jamie, ma Eric) si trasferì dai suoi nonni, dai quali ebbe un'educazione rigidissima. Inseritosi nel coro della chiesa e nei boy scout, durante gli anni del liceo alla Terell High School, incontrò da subito il successo per la sua bravura come quaterback che lo fece finire fra le pagine sportive di tutti i quotidiani di Dallas. Iscrittosi alla oggi conosciuta Alliant International University dal 1986 al 1988 e poi successivamente alla U. S. International University di San Diego, dove studiò musica, lasciò tutto per studiare pianoforte alla Julliard, realizzando il suo primo album nel 1994, dal titolo "Peep This", canzone che poi fu ripresa nel film Ogni maledetta domenica (2000).
Tra teatro e cinema
L'incontro con la recitazione avviene però nel 1989, quando la sua ragazza lo spinge a salire sul palco del Comedy Club. Su quel palcoscenico Eric Morlon Bishop diventa Jamie Foxx: Jamie perché i nomi femminili, a suo pensare, trovano maggiore simpatia nel pubblico, e Foxx in onore del suo eroe comics preferito, Redd Foxx.
Il debutto cinematografico avviene nella pellicola di Barry Levinson Toys - Giocattoli(1992), successivamente lavora per ben 5 anni in varie commedie, lavorando nella celebre serie comica della Fox In Living Color, accanto a Jim Carrey, Damon Wayans e Tommy Davidson, mettendo a segno alcuni degli sketch più spassosi e memorabili della storia della televisione americana, arrivando, a furor di popolo ad avere uno show tutto suo: The Jamie Foxx Show, che andrà in onda per la WB Network, all'interno della quale recitava, sceneggiava, produceva e dirigeva. Un vero asso dello spettacolo. È il 1995, quando diventa papà di Corinne Bishop, la sua unica figlia, mentre l'anno successivo viene provinato per il ruolo di Cuba Gooding Jr in Jerry Maguire (1996), scartato si consolerà nella pellicola di Ice Cube The Players Club (1998).
Nel nuovo millennio
Dopo essere stato diretto da Antoine Fuqua nel thriller Bait - L'esca (2000) con David Morse, eccolo nel ruolo di un eccezionale giocatore di rugby in Ogni maledetta domenica (2000), diretto nientemeno che dal maestoso Oliver Stone, che gli permetterà di dividere le scene con Al Pacino, Charlton Heston e una cazzuta Cameron Diaz. Allenatore di Mohammed Alì (Will Smith) nel biografico Alì(2002) di Michael Mann, raggiungerà l'Oscar, il Golden Globe e il BAFTA come miglior attore protagonista nella pellicola di Taylor Hackford Ray (2004), nel ruolo di Ray Charles (che benedisse personalmente l'attore), e questo lo stesso anno in cui è candidato come miglior attore non protagonista per Collateral (2004) di Michael Mann, dove interpreta il titubante tassista di un sulfureo Tom Cruise in versione serial killer.
I lavori più recenti
Dopo Rob Cohen e Sam Mendes, torna sotto l'occhio vigile di Mann nella parte del Rico di Miami Vice (2006), ma offre spettacolari doti da musical in Dreamgirls (2006), dove interpreta il crudele agente e produttore discografico Curtis Taylor Jr., amante della morbida Jennifer Hudson e poi marito di Beyoncé. Degno erede di Sidney Poitier, Morgan Freeman, Denzel Washington, Eddie Murphy e di tutta quella black generation che ha popolato e spopolato le nostre sale, in continua lotta contro l'America di Bush, Jamie Foxx ha una storia di incredibile amore corrisposto con Hollywood, interpretando quei ruoli in continua sospensione fra arretratezza umana e ricostruzione esistenziale. Ciò che piace di Foxx al pubblico è quel suo ribellarsi allo stereotipo del "negro vittima di incomprensioni e denigrazioni"; Foxx è più a suo agio nei ruoli amareggiati e disillusi, ricostruendo personaggi rabbiosi con un infaticabile puntiglio. Non è dunque un caso se lo troviamo protagonista di due pellicole quali Il solista (2010) di Joe Wright, in cui interpreta Nathaniel Ayers, un homeless affetto da disturbi psichici che sa suonare benissimo un violino con due sole corde, e Giustizia privata (2010) di F. Gary Gray, dove invece veste i panni dell'avvocato Nick Rice. A questi si aggiungono Appuntamento con l'amore (2010) di Garry Marshall, Parto col folle (2011) di Todd Phillips e The Skank Robbers (2011). Nel 2012 arriva la nuova grande occasione: il ruolo di Django nel western sui generis di Tarantino Django Unchained. Successivamente lo vedremo in Sotto assedio - White House Down di Roland Emmerich, in The Amazing Spider-Man 2. Nel 2017 è protagonista del film del regista svizzero Baran Bo Odar Sleepless - Il giustiziere. Nel 2019 lo troviamo ne Il diritto di opporsi e nel 2021 sarà in Spiderman: No Way Home.
Il nuovo re degli attori afro-americani
Cosa si cela dietro il potere e il fascino della sua stella? Sicuramente si rintracciano i segni di una "metamorfosi" che costituiscono la struttura di una maturità artistica, un po' perfida e dalle scelte coraggiose. È lui il nuovo re assoluto degli attori afro-americani, un volto che come ha dimostrato Mann, sarebbe un perfetto viso hitchcockiano per talento e stile inimitabili e per l'istrionismo isterico alla Al Pacino che rivela molto di più di quella maschera da attore che indossa. Intimo e raffinato, combattivo e indagatore dell'essenza dei personaggi, attore con la A maiuscola, sontuoso, suscita un entusiasmo senza pari per la sua multiforme qualità.