Biondo e massiccio attore britannico dagli occhi vivissimi e dal viso ruvido che si è fatto un nome nel cinema europeo, grazie a ruoli da antagonista e/o pesantemente estremisti, ma che poi è passato ai "buoni" come erede di Sean Connery, da cui ha ereditato (dopo Pierce Brosnan) il ruolo di James Bond. Il primo della storia del cinema ad avere i capelli chiari.
Origini e formazione
Cresciuto a Liverpool, Daniel Craig si è sposato a soli sedici anni. Ha studiato al National Youth Theatre e si è laureato nella prestigiosa Guidhall School of Music and Drama nel 1990.
Due anni dopo era già a lavoro nel telefilm Le avventure del giovane Indiana Jones (serie che è stata anche la "palestra" del premio Oscar Catherine Zeta-Jones) nel ruolo di Schiller.
Debutto sul grande schermo
Nello stesso anno ha debuttato al cinema con il film (inedito in Italia) The Power of One di John G. Avildsen, nei panni del sergente Botha, poi una sfilza di film per la tv e pellicole di serie B (Un ragazzo alla corte di Re Artù, Tales from the Cript) fino ad un film d'autore: Elizabeth (1998) dell'indiano Shekar Kapur.
Da sempre contraddistinto per i suoi ruoli al limite, sceglie di portare al cinema persino un personaggio omosessuale in Love is the Devil (1998) di John Maybury, accanto ad altri due attori underground-indipendenti: Derek Jacobi e Tilda Swinton. Poi Hollywood lo affianca ad Angelina Jolie in Lara Croft: Tomb Raider (2001), mentre la vita lo appaia (dopo il divorzio dalla moglie) a Kate Moss, Sienna Miller e, infine, all'attrice tedesca Hike Makatsch.
Gli anni della consacrazione
Attore del nuovo millennio, lo ritroviamo accanto a Tom Hanks e Paul Newman nel gangsteristico Era mio padre (2002) di Sam Mendes, ma soprattutto nello scioccante e disturbante The Mother (2003) di Roger Michell che è il suo vero e proprio trampolino di lancio. Infatti, mentre a teatro è già stato nominato come Migliore Attore per la sua performance in "A number at the Royal Court Theatre Downstaris" al London Evening Standard Theatre Award, al cinema ci regala il personaggio di Darren, rude e maschile amante di figlia e madre sessantenne di questa.
Visto il successo di critica e pubblico, la coppia Craig-Michell ci riprova l'anno dopo con L'amore fatale, altra storia al limite dove la sua recitazione raggiunge altissimi livelli. Poi è la volta di The Pusher di Matthew Vaughn, dove interpreta un trafficante di droga, recitato come un dandy del duemila, che si vuole ritirare dagli affari sporchi dopo l'ultimo lavoro.
E dopo essere tornato fra le mani del sapiente John Maybury con The Jacket (2005), entra in quelle più professionali di Steven Spielberg in Munich (2005), nei panni di esuberante autista sudafricano bianco, reclutato da Eric Bana per un piano segreto che prevede l'eliminazione di tutti i componenti dell'attentato del "Settembre Nero". Ma indubbiamente più toccante è il suo ruolo doloroso ed esistenzialista di Gyuri, un giovane ebreo ungherese prigioniero in un campo di concentramento in Senza Destino (2005) di Làjos Koltai.
Il nuovo James Bond
Il 2006 lo vede in smoking, unico agente segreto con licenza di uccidere: James Bond. Dopo aver battuto la concorrenza (Clive Owen, Ewan McGregor, Jude Law e Colin Farrell) è lui che prende il posto di Pierce Brosnan, accanto a Caterina Murino ed Eva Green, in Casinò Royale (2006) di Martin Campbell.
Si preannunciano grandi nomi nel curriculum di Daniel Craig, a cominciare da Douglas McGrath che lo dirigerà in Una pessima reputazione (2006) fino al rifacimento de L'Invasione degli Ultracorpi (1956) di Don Siegel, con Nicole Kidman (con la quale dividerà anche il set di La bussola d'oro, 2007) e Jeremy Northam, Invasion (2007).
Dopo il secondo capitolo di James Bond in Quantum of Solace, diretto da Marc Forster (2008), Craig regala al pubblico un'altra grande interpretazione in Defiance - I giorni del coraggio, di Edward Zwick. Il 2011 lo vede protagonista, accanto ad Harrison Ford e Olivia Wilde, dell'action-fantasy Cowboys & Aliens e del Dream House di Jim Sheridan (in cui recita accanto alla moglie Rachel Weisz) mentre, l'anno successivo, recita nel drammatico Millennium - Uomini che odiano le donne, diretto da David Fincher, e torna a vestire i panni di James Bond, questa volta diretto da Sam Mendes, in Skyfall (2012) e in Spectre - 007 (2015). Prima di tornare nei panni di 007 in No Time to Die, lo vediamo nel detective movie Cena con delitto - Knives Out (2019), dove è diretto da Rian Johnson. Nel 2021 è di nuovo James Bond in No Time to die di Cary Joji Fukunaga.
Che sia una star in rapida ascesa, non lo si può negare e che il ruolo di James Bond segnerà la sua carriera per sempre è innegabile, ma si auspica che Daniel Craig continui a donarci ruoli penetranti ed intelligenti, anche indipendenti, estremi, terminali e notevolissimi come finora ha saputo fare con grande intensità e presenza scenica.