Discendente di una famiglia britannica alto-borghese (negli anni avevano fatto fortuna grazie all'industria tessile del merletto) del Nottinghamshire, Jane Birkin può vantare fra le sue antenate nientemeno che l'amante del Principe di Galles e Duca di Windsor, Edoardo VIII, ma anche Re Carlo II Stuart d'Inghilterra e di Scozia. Imparentata con le attrici Penelope Dudley e Rachel Ward, è la seconda figlia del maggiore David Birkin, Comandante della Royal Navy (noto eroe e spia della Seconda Guerra Mondiale) e dell'attrice e cantante Judy Campbell, che aveva lavorato principalmente nei musical di Noel Coward. Jane cresce assieme al fratello, Andrew Birkin, che poi diventerà un noto sceneggiatore e la farà diventare zia degli attori David e Ned Birkin. Comincia ad avvicinarsi alla recitazione, quando si mette in testa di seguir ele impronte materne ed è pronta al suo debutto già all'età di 17, quando Londra è nel pieno della sua fase swinging. È un'ottima cantante in musical ed è proprio grazie a questo genere di spettacolo che conosce il suo primo marito, il compositore inglese John Barry che la sposa nel 1965. Il matrimonio però, nonostante la nascita della figlia Kate Barry (che diventerà una nota fotografa) non è un idillio coi fiori di pesco, principalmente per la grande differenza di età fra i due. Basti pensare che la Birkin, nel momento del matrimonio, aveva solo 19 anni.
La fama con Blow-up di Antonioni
Divorziata da Barry, Jane Birkin comincia a inserirsi nel difficile mondo cinematografico. Alle spalle aveva solo due piccole partecipazioni: era stata una ragazza su una moto ne Non tutti ce l'hanno (1965) di Richard Lester e poi una comparsa nel film con Warren Beatty La truffa che piaceva a Scotland Yard (1966). La sua fortuna arriva grazie a un regista italiano, Michelangelo Antonioni, che affascinato dalla Londra degli Anni Sessanta, ci ambienta un capolavoro: Blow-up con David Hemmings, Sarah Miles e Vanessa Redgrave. Il suo ruolo è quello di una fotomodella e la scena dove appare, nella quale mostra il suo seno nudo, la fa diventare famosissima.
Lo scandaloso legame con Serge Gainsbourg
Immediatamente, piovono dal cielo le proposte di lavoro, ne accetta una per recitare accanto a Yul Brynner: Il romanzo di un ladro di cavalli (1971). Nel 1968, si trasferisce in Francia (e sarà un trasferimento definitivo) e sul set del film Slogan conosce un altro musicista: Serge Gainsbourg. Serge non è bellissimo, ma la Birkin ne rimane affascinata a tal punto che, pur non sposandolo, farà con lui una figlia, Charlotte Gainsbourg. La relazione va avanti fino al 1980, scatenando scandali, ma conquistando nello stesso tempo la popolarità. I due arrivano anche a cantare insieme la canzone 'Je t'aime... moi non plus', che originariamente era stata incisa dal cantante con Brigitte Bardot, ma poi si preferì rifarla con la Birkin che gemeva per un orgasmo, rendendo ancora più esplicito e sessuale la canzone (che fra l'altro ispirerà un film omonimo con Gérard Depardieu). La coppia, che poi giungerà a separarsi, non smetterà mai di volersi bene, tanto è vero che la Birkin continuerà a frequentare Gainsbourg, sia come autrice dei testi delle sue canzoni che come amica.
La fortunata filmografia
Tornando alla filmografia della Birkin, segnaliamo: La scala della follia (1973) con Christopher Lee; Una donna come me (1973) con Brigitte Bardot; Ci son dentro fino al collo... (1974) e Un letto in società (1975) con Vittorio Caprioli; I baroni della medicina (1975) con Michel Piccoli (con il quale instaurerà una profonda amicizia e rapporto di stima reciproca) e Gérard Depardieu; L'animale(1977) con Jean-Paul Belmondo; Assassinio sul Nilo (1978) di John Guillermin con Peter Ustinov, Bette Davis, Mia Farrow e David Niven (dove lei è la splendida cameriera francese della vittima); Delitto sotto il sole (1982) con James Mason e La fille prodigue (1981) ancora con Piccoli.
I sodalizi artistici con Rivette e Varda
Importante è il sodalizio artistico creato da questa attrice con alcuni dei più importanti registi francesi. Spesso, infatti, la Birkin, è il volto dei film di Jacques Rivette: L'amore in pezzi (1983); La bella scontrosa (1991) che le permise di ricevere la sua prima nomination al César come miglior attrice non protagonista); Divertimento (1991) con Piccoli e Questione di punti di vista (2009). Ma ancora più importante di Rivette, è il legame con la regista Agnés Varda che fa di Jane Birkin o 'Jane B.' (come la chiama lei affettuosamente) il suo alter ego cinematografico, esattamente come Federico Fellini fece con Marcello Mastroianni. La Varda la dirige ne Jane B. par Agnés Varda (1987); Kung-fu Master (1988) e Les cent et une nuits de Simon Cinéma (1995) con Piccoli, Mastroianni, Belmondo e Catherine Deneuve.
La borsetta Birkin della Hermès
La Birkin lavora anche per Jean-Luc Godard in Cura la tua destra... (1987) e accanto a Philippe Noiret ne L'amico di Vincent (1983), ottenendo altre due candidature ai César per La pirate (1984) e per La donna della mia vita (1986). Emblema di eleganza innata e di classe, la maison Hermès disegna per lei la famosa borsa 'Birkin', che in men che non si dica diventa popolarissima fra le signore. L'unica altra attrice che ha avuto questo onore è stata Grace Kelly con la 'Kelly', della stessa maison francese.
Gli impegni televisivi
La Birkin non schifa la televisione. Ha lavorato con piccoli nel film tv La fauste suivante (1985), è stata la protagonista della miniserie Red Fox (1991) e si è trovata come compagni di set nel film tv Quant le chat sourit (1997) due suoi registi Bertrand Tavernier (che l'aveva diretta con Dirk Bogarde nel film del 1990 Daddy Nostalgie) e Alain Resnais (che invece l'aveva voluta per la pellicola musicale del 1997 Parole, parole, parole...).
Ufficiale dell'Ordine dell'Impero Britannico
Ufficiale dell'Ordine dell'Impero Britannico, la Birkin vanta anche un film di James Ivory nel suo curriculum, La figlia di un soldato non piange mai (1998) con Kris Kristofferson, poi nel 2002, ritorna a lavorare con Vanessa Redgrave ne Merci Docteur Rey.
La relazione sentimentale con Jacques Doillon
L'ultima unione sentimentale è quella con il regista Jacques Doillon. I due, conosciutisi negli Anni Ottanta, si sono ritrovati dietro la macchina da presa (lei era stata la sua aiuto regista) nel film La fille de 15 ans (1989). Oltre a un film, 'hanno partorito' anche una bella bambina, l'oggi attrice Lou Doillon.
L'esordio alla regia
Ma la Birkin che sembra essere stata attratta sempre dal mestiere di regista, decide poi, negli Anni Novanta, di tentare di firmare qualcosa. All'inizio si tratta di un episodio del film corale Contro l'oubli (1991), al quale partecipano anche Patrice Chéreau, Chantal Akerman, Jean Becker, Bertrand Blier, Jean-Luc Godard, Patrice Leconte, Sarah Moon, Michel Piccoli, Alain Resnais, Bertrand Tavernier e Nadine Trintignant. Lei dirige Pour Maria Nonna Santa Clara, Philippine. Poi si passa al film tv Oh pardon! Tu dormais... (1992) e a una puntata del telefilm 3000 scénarios contre un virus (1994), infine dirige il suo primo lungometraggio Boxes (2007), dirigendo (e non poteva essere altrimenti) l'amico Piccoli.
L'attività nella moda
Cantante, attrice teatrale e cinematografica, musicista, la Birkin è anche stilista dato che ha creato, assieme alla figlia Lou Doillon, una linea di abbigliamento per la casa di moda La Redoute.