Attrice bellissima, indimenticabile protagonista di Una cascata di diamanti, è stata una delle Bond Girl più focose della storia del cinema. Una vita privata movimentata (si contano 4 matrimoni e numerosi flirt, tra i quali compare anche quello con Frank Sinatra) e una carriera cinematografica oscillante per una donna affascinante e senza scrupoli.
Regina delle commedie rosa
Esordisce in una trasmissione radiofonica a soli 5 anni e poco tempo dopo è una delle protagoniste della serie televisiva Sandy Dreams (1949), alla quale seguirono numerose comparse in diversi sceneggiati del piccolo schermo. Il debutto cinematografico avviene a 12 anni, grazie anche alla forza di un viso da bambina ma già molto audace: è infatti nel cast di Bagliori ad oriente (1951) di Charles Vidor. Seguono film di poca rilevanza che le danno spazio soprattutto per il suo corpo perfetto e l'aria sbarazzina e dolce allo stesso tempo: si specializza in piccole commedie rosa, tra le quali spiccano Vacanze per amanti (1959), Alle donne ci penso io (1963), Dove vai sono guai (1963) e Hotel delle vergini (1964). Negli stessi anni diventa anche testimonial per la Coppertone, una famosa marca di creme solari, e nel giro di poco tempo il suo volto si trasforma in uno dei più popolari d'America.
La star femminile dell'agente 007
Prosegue la sua carriera tra film gialli o d'avventura di poco successo. Alla fine degli anni Sessanta però la vediamo comparire nell'interessante Otto in fuga di George Marshall, una commedia ironica e commovente dall'happy end assicurato. La grande occasione deve ancora arrivare; nel 1971 viene chiamata da Guy Hamilton a vestire i panni di una seducente e coraggiosa Bond Girl in Agente 007 - Una cascata di diamanti al fianco di Sean Connery, con il quale pare abbia avuto una breve relazione. Il film non è uno dei migliori della serie ispirata alle avventure di James Bond ma la St. John resta comunque indelebile nella memoria del pubblico. Le sue movenze non passano di certo inosservate, tanto da vestire i panni di donna sexy e intrigante anche ne Il sanguinario (1972) e nella commedia per la tv Brenda Starr (1975).
Piccole partecipazioni televisive
Dagli anni Ottanta in poi le interpretazioni si dimezzano, e la St. John compare solamente in qualche serie televisiva (tra le quali citiamo Love Boat, Cast Navy e Dempsey & Makepeace), in una trasmissione con Frank Sinatra e molti sceneggiati di poca rilevanza. Piano piano la sua carriera prende una brutta piega, l'attrice non viene più richiesta come in passato e nella sua filmografia rimane solo un ruolo nel corale I protagonisti (1992) di Robert Altman a risollevarne le sorti. Decide poi di ritirarsi a vita privata e comparire solamente in un paio di lungometraggi in piccole parti marginali: è in Qualcosa in cui credere (1998) e in The Calling (2002) di Damian Chapa.