Attore teatrale, esordì nel cinema nel 1937, in ruoli secondari, poco più che da comparsa. Tuttavia, soprattutto negli anni del dopoguerra, la sua presenza sul grande schermo divenne più assidua; anche se relegato in parti di secondo piano, Tordi seppe comunque imporre la sua presenza, grazie alla propria imponenza fisica e alla voce profonda e bene impostata. Particolarmente adatto a parti drammatiche, fu tuttavia dotato di una notevole duttilità, tanto che, ormai non più giovane, seppe sostenere con bravura anche ruoli comici o grotteschi. Degne di essere ricordate, le sue interpretazioni in Achtung banditi! (1951, Carlo Lizzani), in Divorzio all'italiana (1961, Pietro Germi) e, più recentemente, ne Il delitto Matteotti (1973, Florestano Vancini) e ne Il marchese del Grillo (1981, Mario Monicelli).