Maestro riconosciuto del genere western moderno realizzò, in mezzo secolo d'attività, oltre 130 film. Arrivato a Hollywood, nel 1914, con lo pseudonimo Jack F., diresse una trentina di western tra cui il più riuscito della sua esperienza nel muto, Il cavallo d'acciaio (1924), dove trasformò un una vicenda epica la costruzione della linea ferrata. Passato con disinvoltura al sonoro diresse La pattuglia sperduta (1934) e Il traditore (1935) sulla rivolta antinglese di Dublino, che gli fece guadagnare il primo dei cinque Oscar. Nel 1939 girò il film emblema del western, Ombre rosse, con John Wayne e nello stesso anno ricostruì la giovinezza di Lincoln in Alba di gloria. Nel 1940 con Furore, da un romanzo di John Steinbeck, diresse il film che meglio rappresenta il filone del cinema sociale rooseveltiano, conquistando un secondo premio Oscar. L'anno successivo arrivò il suo quarto Oscar con Com'era verde la mia valle, ambientato in Irlanda. Anche il suo quinto Oscar a 10 anni di distanza giunse con un film di ambientazione irlandese, Un uomo tranquillo (1952). Tra i suoi western meritano una menzione particolare Sfida infernale (1946), Il massacro di Fort Apache (1948), I cavalieri del Nord-Ovest (1949), La carovana dei Mormoni (1950), Sentieri selvaggi (1956), Soldati a cavallo (1959), Il grande sentiero (1964). Un secondo filone importante della sua carriera è stato la trasposizione sullo schermo di racconti e romanzi come La via del tabacco (1941), La croce di fuoco (1947) e via dicendo. Dal 1947 produsse quasi tutti i suoi film, nei quali comparsero sempre gli stessi attori, V. Mac Laglen, H. Fonda, J. Wayne. Fu forse l'ultimo esponente di un cinema generoso, artigianale, ideologicamente contraddittorio e nutrito di un'ingenuo e sincero idealismo nei confronti dei valori americani.