Un docufilm sull'uomo che ha rivoluzionato la figura del pilota su due ruote. Dal 10 marzo al cinema.
Leggenda vivente e icona italiana a partire dagli anni Sessanta, Giacomo Agostini è stato uno dei più grandi piloti nella storia del motociclismo. Ha vinto più di chiunque altro (15 titoli mondiali tra le classi 350cc e 500cc) e ha traghettato il motomondiale verso la modernità. È sopravvissuto in un’epoca nella quale correre significava guardare in faccia la morte ad ogni gara, e ha contribuito a migliorare la sicurezza delle corse.
Oltre ai successi e ai record, ha rivoluzionato la figura del pilota su due ruote, adottando per primo un approccio da sportivo professionista e imponendosi come una star anche fuori dalla pista. In maniera lineare ed efficace (un po’ come lo stile di guida di Ago), il docufilm ritrae il campione alternando filmati d’archivio e interviste allo stesso Agostini e ad altri piloti e addetti ai lavori.
Ago ha battuto tutti i suoi rivali, da Mike Hailwood a Kenny Roberts, dal romagnolo Renzo Pasolini al finlandese Jarno Saarinen, e ha trasformato la figura del pilota: prima di lui i piloti erano considerati dei selvaggi; Ago farà invece della preparazione metodica, sia atletica sia mentale, una delle sue armi vincenti. Lontano dalla pista, non tarda a diventare una celebrità.