Tre protagonisti ispirati in un affascinante film di fantasmi ambientato in una Torino notturna. Al cinema.
Torino. Angelo è un ladro d'auto. È fidanzato con Amanda, che lavora in un fast-food frequentato da Martino, custode del Museo Nazionale del Cinema che si trova nella Mole Antonelliana dove si è ricavato un locale dove abita. Martino è segretamente innamorato di Amanda. Una sera i loro due destini s'incrociano. La ragazza infatti reagisce all'ennesima intimidazione del suo principale gettandogli dell'olio bollente addosso e poi si dà alla fuga trovando rifugio proprio nella Mole. Tra loro sta per nascere qualcosa ma poi Amanda torna da Angelo.
Dopo mezzanotte, che ritorna in sala in versione restaurata a circa vent'anni dalla sua realizzazione, è un affascinante film di fantasmi ambientato in una Torino notturna che, idealmente, è come se nascondesse le azioni e custodisse i segreti dei suoi protagonisti.
Le loro storie sono come la polvere. Cominciano e finiscono mentre il cinema non finisce mai. I risvegli a volte sono un po' bruschi come il manifesto di Berlusconi che è ancora qualcosa di troppo in un cinema che punta alla purezza assoluta ma trova sulla sua strada sempre qualche ostacolo - pedagogico, simbolico - che glielo impedisce del tutto.