DUNE: PROPHECY: LA SERIE CHE CI FA VIAGGIARE ALLE ORIGINI DI UN MEMORABILE UNIVERSO NARRATIVO

Trame nascoste e complotti che hanno dato forma all’Impero galattico: le origini della Sorellanza delle Bene Gesserit. In esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW. GUARDA ORA »

Gabriele Prosperi, lunedì 18 novembre 2024 - NOW
Emily Watson (58 anni) 14 gennaio 1967, Londra (Gran Bretagna) - Capricorno. Interpreta Valya Harkonnen nel film di Anna Foerster, John Cameron, Richard J. Lewis Dune: Prophecy.

L’universo di Dune continua a evolversi con una nuova ambiziosa storia: il 18 novembre su Sky e NOW debutta Dune: Prophecy, una serie prequel che ci catapulta diecimila anni prima delle gesta di Paul Atreides per svelare le origini della Sorellanza delle Bene Gesserit. Questa produzione HBO, sviluppata da Diane Ademu-John e Alison Schapker (Alias, Fringe, Altered Carbon), promette di rivelare le trame nascoste e i complotti che hanno dato forma all’Impero galattico, ponendo al centro della storia le sorelle Harkonnen – Valya (Emily Watson) e Tula (Shirley Henderson) – il cui destino è segnato da ambizioni, traumi e da una oscura profezia.

La saga di Dune di Frank Herbert, pubblicata nel 1965, è una pietra miliare della letteratura fantascientifica. Ambientata sul pianeta desertico Arrakis, esplora temi come ecologia, politica, religione e potere attraverso l’ascesa di Paul Atreides (Timothée Chalamet). La saga è rinata nel 2021 grazie a Denis Villeneuve, anno del Big Bang di quello che è, a tutti gli effetti, un nuovo universo narrativo in espansione.

Proprio come farà Dune: Prophecy, proviamo anche noi a tornare indietro nel tempo per capire qual è la scintilla che ha dato origine a questo cosmo.

La saga di Frank Herbert e i suoi primi adattamenti
«Ciò che genera luce deve accettare di bruciare.»
Inizia così il documentario del 2013 Jodorowsky’s Dune, diretto da Frank Pavich e disponibile su NOW, che narra le incredibili gesta di Alejandro Jodorowsky nel tentativo di realizzare un adattamento di Dune che andasse oltre i confini della fantascienza tradizionale. 10 ore di durata, un team creativo senza precedenti che comprendeva Salvador Dalí, Orson Welles, Mick Jagger, l’autore dello Xenomorfo di Alien H. R. Giger, il fumettista Moebius, Chris Foss per il design visivo e le musiche dei Pink Floyd. Il regista cileno avrebbe realizzato un’opera galattica in tutti i sensi, ma il progetto naufragò. Eppure, divenne una leggenda che, senza mai venire alla luce, influenzò il mondo del cinema.
Le ambizioni di Jodorowsky bruciarono: si scontrarono da un lato con la realtà produttiva, che avrebbe caratterizzato i difficili adattamenti successivi (tra cui due miniserie nel 2000 e nel 2003 di John Harrison per SyFy), dall’altro con l’oggettiva difficoltà concettuale di concepire il testo per il cinema. Non a caso fallì anche, nel 1984, il film di David Lynch che, malgrado la sua estetica visionaria e un cast stellare (tra cui Sting), dovette anche lui scontrarsi proprio con la complessità narrativa del materiale originale. Il risultato fu un film incomprensibile, Dune, che – a detta dello stesso Lynch – fu mal riuscito non per la sua incapacità di adattare il testo, ma per quella della produzione di adattarsi al materiale.
 

In foto una scena della serie.

Una saga che illumina: l’epopea di Villeneuve
Nel 2021 e nel 2023, il regista canadese Denis Villeneuve reinterpreta il primo capitolo della saga in una duologia che innanzitutto si impone per il suo cast stellare: dai giovani Chalamet, Zendaya e Rebecca Ferguson, agli storici Oscar Isaac, Stellan Skarsgård, Josh Brolin, Charlotte Rampling e Javier Bardem. Con una forte fedeltà al testo originale e una maestosità visiva senza precedenti, l’epopea di Villeneuve raggiunge l’ampio consenso di critica e pubblico.
Il trionfo di questo adattamento si deve però anche al terreno fertile della contemporaneità. Oltre alle tecnologie avanzate che consentono una resa visiva immersiva, oggi il pubblico possiede una maggiore consapevolezza dei temi esplorati nella saga di Herbert: ecologia, politica, potere, religione e colonialismo sono argomenti che risuonano fortemente nella società contemporanea e ciò permette una ricezione più profonda e sfaccettata dell’opera da parte di un pubblico che, oggi, è pronto ad accoglierla in tutta la sua complessità.

Una saga che brucia: i grandi temi di Dune
L’opera di Frank Herbert si distingue per aver portato al centro della narrazione l’ecologia, rappresentata attraverso Arrakis, metafora delle interazioni complesse tra risorse naturali, clima e cultura. Il controllo della spezia Melange è una critica al consumo di risorse e al cambiamento climatico, mentre le pratiche sostenibili dei Fremen, abitanti autoctoni del pianeta, riflettono un approccio radicale alla gestione ambientale. Parallelamente, il dominio dell’Impero su Arrakis fa riflettere sulle dinamiche di potere tra colonizzatori e colonizzati; attraverso i personaggi di Paul Atreides e dalle Bene Gesserit si esplorano il culto della personalità e il potere della fede. Temi che Villeneuve, nei suoi adattamenti, ha approfondito evidenziando i rischi del fanatismo, della manipolazione politica e delle ambiguità del potere.
Le stesse criticità dell’universo di Dune pongono temi estremamente attuali al centro del racconto. Questo accade con il personaggio del Barone Vladimir Harkonnen (che nel testo originale associa la sua mostruosità alla perversione sessuale); la rappresentazione dei Fremen, che si appropria di caratteri tipici delle culture mediorientali e nordafricane; e, ancora, quella del potere femminile che, seppur centrale, opera nell’ombra ed è spesso subordinato alle figure maschili.

Dune: Prophecy – L’espansione seriale verso il passato
In un’epoca segnata da ricostruzioni e giochi di potere, la nuova produzione HBO promette di rivelare le trame nascoste e i complotti che hanno dato forma all’Impero galattico, e quindi esplorando i grandi temi che rendono Dune un’opera estremamente stratificata e brillante, capace di stimolare riflessioni complesse.
Spostandosi alle sue origini, e quindi a ben diecimila anni prima degli eventi narrati in Dune: Prophecy si ispira al romanzo "Sisterhood of Dune", parte dell’espansione prequel realizzata dal figlio di Frank Herbert, Brian.
Con Dune: Prophecy ci aspetta quindi un viaggio del tutto inedito in questo universo, in cui scopriremo le radici delle Grandi Casate e il potere nascosto della Sorellanza. Una serie che amplierà i confini del già vasto e stratificato Dune, un universo narrativo che si sta per dispiegare davanti a noi, pronto a essere esplorato in tutta la sua profondità.

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