ARTHUR THE KING, MARK WAHLBERG NEI PANNI DI UN AVVENTURIERO DAL CUORE D'ORO IN UNA STORIA COINVOLGENTE MA CARICA DI CLICHÉ

Simon Cellan Jones dirige un film d'avventura ispirato a una storia vera. Dal 9 agosto su Prime Video.

Silvia Guzzo, domenica 11 agosto 2024 - Recensioni

Michael Light è un adventure racer in pensione con una carriera di tutto rispetto alle spalle: il più forte tra i non vincenti, si è qualificato nella top ten di tutte le competizioni più importanti al mondo. Ritiratosi dalle scene sportive da tre anni, ha una bella casa, una moglie che lo ama e una bambina dolce e gentile, ma sente la mancanza di qualcosa. Michael desidera infatti vincere almeno una gara prima di dedicarsi a tempo pieno alla vita in famiglia. Decide così di iscriversi ai campionati mondiali di Adventure Racing che si terranno nella Repubblica Dominicana. Prima, però, deve trovare uno sponsor e un team di sportivi pronti ad affiancarlo nella difficilissima competizione. Nel frattempo, un cane randagio cerca di sopravvivere alla dura vita di strada di Santo Domingo.

Film d'avventura ispirato a una storia vera, Arthur the King racconta il legame tra un atleta e un cane randagio nel peculiare contesto delle competizioni sportive di raid avventura, una disciplina che mescola trekking, mountainbike, orientamento, corsa, arrampicata, canyoning e discesa in corda. Benché il racconto della dura gara intrapresa dai protagonisti risulti coinvolgente, il lungometraggio procede per cliché, introducendo la vicenda del cane, che dà peraltro il nome al film, in modo repentino e poco efficace.

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