Torna al cinema dal 3 al 5 giugno il film che ha lanciato Jake Gyllenhall, qui nei panni di un giovane inquieto in una società mostrata come un incubo distopico.
Donald "Donnie" Darko è un teenager difficile, che una notte sonnambulo esce di casa guidato dalla voce di una mostruosa figura in costume da coniglio. Donnie si risveglia al mattino in un campo da golf e quando torna a casa la trova devastata dal motore di un jet, che dal cielo è precipitato sull'abitazione e in particolare sulla sua camera da letto. Ossessionato dall'idea dai paradossi temporali, il giovane leggerà il libro "La filosofia del viaggio nel tempo" di Roberta Sparrow, una insegnante in pensione che vive ai margini della città e che i ragazzi del luogo chiamano Nonna Morte. Donnie inoltre inizia una relazione con Gretchen Ross, una ragazza che si è da poco trasferita in città.
Il cult movie del 2001 Donnie Darko di Richard Kelly non ha imposto il suo regista come nuovo grande autore americano, ma rimane uno dei più fulgidi esempi di ribellismo giovanile e cinema "mind-bender". Il film richiama anche il cinema straniante e perturbante di David Lynch.
Simbolo di un'angoscia senza uscita fuori dalla morte, Donnie è davvero un figlio dell'apocalisse, lo spettro di una società americana che con l'11 settembre iniziava a non sentirsi più invincibile.