LITTLE WING, UN FILM DI FORMAZIONE DALL'ESTETICA DARK ESTREMAMENTE ORIGINALE MA DALLO SCRIPT UN PO' CARENTE

Una storia intensa in cui si parla di suicidio, disagio giovanile, malattia, criminalità, traumi di guerra e problemi familiari. Su Paramount+.

Silvia Guzzo, mercoledì 29 maggio 2024 - Recensioni

Portland, Oregon. La tredicenne Kaitlyn sta vivendo il periodo più buio dell'adolescenza: alle prese con una difficile fase della crescita, si sente incompresa dal mondo adulto che la circonda e vive un costante istinto di ribellione. A questo si aggiunge l'evento traumatico del divorzio dei genitori: il padre ha infatti lasciato l'abitazione, che sta per essere venduta dalla madre, impossibilitata a sostenere sulle sue solo spalle l'ingente mutuo. Determinata a non lasciare andare l'unico luogo in cui si sia mai sentita parte di una famiglia felice, Kaitlyn è pronta a fare di tutto pur di trovare i soldi per rimanere nella propria casa: persino tentare di rubare un esemplare di piccione da gara del valore di oltre centomila dollari, di proprietà di un anziano veterano di guerra.

Tratto da un articolo del 2006 firmato da Susan Orlean sul New Yorker, Little Wing è un film di formazione dall'estetica dark estremamente originale, ma carente nell'approfondimento delle dinamiche relazionali tra i personaggi.

Guardando Little Wing non ci si annoia, anche perché il ritmo della narrazione procede a passo svelto, senza indugi. Sebbene ciò contribuisca a mantenere alta l'attenzione, si ha tuttavia l'impressione che il film corra verso il finale, non prendendosi il giusto tempo per affrontare le tematiche delicate messe in campo. 

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