Diretta da Park Chan-wook e prodotta da Robert Downey Jr., una serie thriller tratta dal romanzo di Viet Thanh Nguyen.
Guerra del Vietnam: il Capitano, un giovane francovietnamita, lavora come spia comunista infiltrata tra gli alleati americani nel sud del Vietnam. Dopo la caduta di Saigon, il Capitano emigra a Los Angeles, dove continua la sua missione sotto copertura mentre esplora qui le complessità della sua identità scissa e le relazioni con vari uomini, appartenenti alle élites americane in campo militare, accademico e istituzionale, che metteranno in crisi la sua appartenenza e il suo tentativo di conciliare diverse parti della propria identità in un nuovo contesto culturale.
Adattamento dell’omonimo romanzo premiato con il Pulitzer di Viet Thanh Nguyen, la serie è certamente uno dei migliori prodotti del 2024. Il simpatizzante esplora la complessa dualità dell’identità in un contesto di guerra e migrazione. Dualità o fluidità? Conflitto o scambio? Sono queste le scelte che il racconto e il protagonista si e ci pongono, e ci ritroviamo così, piacevolmente e in maniera straniante, indeboliti nella nostra conoscenza e concezione di una delle guerre maggiormente dipinte sullo schermo. E anche solo per questo, cioè per riuscire a ri-parlare di Vietnam e a farlo con originalità intellettuale, ce ne vuole. Nessun regista vivente poteva incarnare e proporre attraverso il medium audiovisivo questa complessità meglio di Park Chan-wook. In un’America che si promette terra di infinite opportunità e libertà, The Sympathizer svela, con maestria, il labirinto identitario di un uomo diviso tra due mondi.