L'AMOUR OUF, UN GRANDE ROMANZO CRIMINALE CHE SI ABBANDONA ALL'AMORE E ALLA SUA DISFATTA

Sei anni dopo 7 uomini a mollo, Gilles Lellouche ritorna con un oggetto curioso e non identificato, un film sbagliato e chiassoso che ne contiene uno riuscito, immaginifico e audace. Presentato a Cannes e prossimamente al cinema.

Marzia Gandolfi, venerdì 24 maggio 2024 - Cannes Film Festival

Al tempo della memoria magnetica e del Vogue Peugeot, dei Cure e di Prince, Jacqueline e Clotaire si incontrano davanti alla scuola ed è subito amore, amour ouf. Non hanno niente in comune ma sono fatti l’uno per l’altra. A cavallo di un motorino avanzano a tutta velocità verso il tramonto, l’eclissi e l’ellissi carceraria, perché Clotaire si unisce a una rapina orchestrata dal boss locale, che ammira più del padre, e finisce in prigione per un omicidio che non ha mai commesso. Ne uscirà dieci anni dopo spezzato e con un chiodo fisso in testa: ritrovare Jackie, che ha scelto per sé un marito conformista e una vita nei ranghi.

Sei anni dopo 7 uomini a mollo, commedia sincronizzata che metteva ‘in costume’ un team di uomini depressi, Gilles Lellouche ritorna con un grande ‘romanzo criminale’, forse troppo grande per lui. Un oggetto curioso e non identificato, un film sbagliato e chiassoso che ne contiene uno riuscito, immaginifico e audace.

A immagine dei suoi amanti adolescenti, L’amour ouf si abbandona completamente all’amore e alla sua disfatta che lo rende improvvisamente commovente.
 

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