THE FALLING SKY, UNO SCIAMANO GUIDA GLI SPETTATORI ALLA SCOPERTA DEGLI YANOMAMI

Un documentario - co-prodotto dall'Italia - che racconta di un mondo che va difeso a tutti i costi. In concorso alla Quinzaine des cinéastes.

Paola Casella, martedì 21 maggio 2024 - Cannes Film Festival

Il popolo degli Yanomami vive nella foresta amazzonica in armonia con la natura, nutrendosi di banane e di pesce e comportandosi come una comunità coesa e di mutuo soccorso. Quello spirito comunitario aiuta gli Yanomami a contrastare l’invadenza letale dei ”nape”, gli stranieri bianchi che violano il loro territorio. “Quando la terra si trasforma puoi avere tutti i soldi che vuoi e scappare con loro, ma non potrai silenziare i venti, e verrà il tempo delle lamentazioni”, predice lo sciamano Yanomami Davi Kopenawa, che è il narratore del documentario The Falling Sky.

I registi e sceneggiatori brasiliani Eryk Rocha e Gabriela Carneiro da Cunha si ispirano al libro omonimo dello sciamano, assumendosi il compito di comunicare al mondo il suo messaggio: “Lasciateci vivere in pace, smettetela di disturbarci e di distruggere la foresta e i fiumi”. Il film sta accanto agli Yanomani, ne racconta i riti, i canti, le abitudini quotidiane con rispetto e ammirazione, aderisce al loro concetto di tempo e li segue lungo il fiume Ananari e all’interno della foresta che ai “nape” appare impenetrabile e che invece per loro è casa e riparo, fonte di cibo e di sostentamento.

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