Una narrazione che non concede respiro né facili sentenze. Che intrattiene e invita alla riflessione sui concetti di libertà, potere e autorità. Su Sky e NOW.
La serie, con Luca Zingaretti nei panni di Bruno Testori, direttore del carcere San Michele, riprende direttamente dal drammatico finale della prima stagione. La trasformazione di Testori da potente direttore a detenuto è al centro della narrazione, riflettendo un profondo gioco di potere che mette in luce la sua lotta per la sopravvivenza e il tentativo di riacquistare il controllo in un ambiente ostile che una volta dominava.
Torna Il Re, vera novità nel panorama italiano già alla sua prima stagione, e sebbene l'aspettativa alta mettesse ancora più a rischio questo secondo capitolo, gli episodi scorrono piacevolmente grazie a un'impronta molto dark, sia nello stile che nell'intreccio, rendendo il personaggio del direttore del carcere, Bruno Tesori, ancor più affascinante.
La serie continua a distinguersi per la sua capacità di mescolare azione intensa e profonda introspezione, creando un dramma carcerario che non solo intrattiene ma invita alla riflessione sui concetti di libertà, potere e autorità, confermando la sua posizione come uno dei titoli più audaci, provocatori e interessanti degli ultimi anni.