L'attrice belga è protagonista del primo film di finzione di Delphine Deloget Niente da perdere. Dal 1° maggio al cinema.
Attrice e presentatrice televisiva belga, Virginie Efira ha compiuto la difficile transizione dalla commedia leggera al cinema d'autore, superando gli stereotipi televisivi di inizio carriera, grazie a progetti significativi che l'hanno poi portata a vincere, nel 2023, un César come miglior protagonista femminile per Riabbracciare Parigi, dove interpreta una sopravvissuta alla strage del Bataclan del 2015.
Affermatasi come uno dei volti cinematografici più richiesti in Francia, che si tratti di pellicole su amori impossibili (Un amour impossible, 2018, per l'appunto), thriller psicologici (Sibyl, 2019) o scandalosi titoli anticattolici (Benedetta, 2021), la Efira gravita intorno ai ritratti di donne stabili che stanno per crollare o stanno cercando di capire come rialzarsi.
Dal 1° maggio la vedremo protagonista del dramma di Delphine Deloget Niente da perdere.
Maestra nel dipanare lentamente il proprio personaggio (ma mai fino in fondo), interpreta le scene come se stesse facendo volare un aquilone, lasciando uscire a poco a poco elementi in più, per poi farli avanzare totalmente liberi, ma sempre mantenendo una presa abbastanza salda su di essi. Un metodo di interpretazione basato quindi sul trattanimento delle emozioni e sul loro rilascio, che la rende capace di gettare prima ombre piene di tristezza e poi luci di gioia.