STUDIO BATTAGLIA, UNA CONVINCENTE SECONDA STAGIONE CHE ESAMINA IN MODO MOLTO SENSIBILE E PROFONDO IL RUOLO DELLA DONNA

Un cast di livello per una riflessione su temi molto attuali: gli haters sui social, l'adozione da parte di un single e l'oblio oncologico, le molestie e il maltrattamento in famiglia anche quando la propria routine è di dominio pubblico. Su RaiPlay.

Maria Antonietta Vitiello, martedì 2 aprile 2024 - Recensioni

Dopo la fusione tra i due studi legali divorzisti Zander e Battaglia, viaggiano in parallelo le vicende legate alla professione e quelle famigliari e sentimentali delle protagoniste. Marina deve deporre lo scettro del comando mentre Anna dovrà affrontare il dilemma tra le emozioni per Massimo, mai sopite, e i sentimenti per il marito Alberto. Nina, di indole opposta rispetto ad Anna, si dovrà interrogare su una possibile genitorialità. Infine Viola e il neo marito Alessandro sperimentano la necessità di un loro nido a fronte della convivenza forzata a casa di Marina. 

A distanza di due anni ritorna su Rai 1 Studio Battaglia con la seconda stagione; sempre diretta da Simone Spada (Rocco Schiavone) ma in una veste più corta di sei puntate rispetto alle otto della prima.

I casi, alcuni centrali e trasversali alle puntate, altri più puntuali, sono sempre molto vicini all'attualità e riprendono, come nella stagione precedente, utili ragionamenti su temi quali: gli haters sui social, l'adozione da parte di un single e l'oblio oncologico, le molestie e il maltrattamento in famiglia anche quando la propria routine è di dominio pubblico.

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