La sorprendente opera prima di Cord Jefferson racconta lo stato pietoso della cultura in America e non solo. Candidato a 5 Premi Oscar. Su Prime Video.
Thelonious Ellison, inevitabilmente soprannominato "Monk" come il grande Thelonious jazzista, è uno scrittore nero di scarso successo. Un po' per gioco, un po' come provocazione, scrive sotto pseudonimo un volgare romanzetto noir, un cumulo di cliché con un titolo ideato per scandalizzare: "Fuck". Involontariamente diventa un bestseller. Monk può così provvedere alle spese per il ricovero della madre, affetta da Alzheimer, ma è scosso da dubbi morali e riflessioni che lo conducono sempre più verso la misantropia. Soprattutto quando, invitato a far parte della giuria del Literary Award, si trova a dover valutare proprio "Fuck".
C'è qualcosa di The Producers e del successo insperato di una provocazione in American Fiction, ma sotto la superficie di commedia drammatica ben scritta e ben recitata, si cela l'urgenza di riflettere amaramente sulle storture del presente.
Prigioniero delle sue intolleranze e del suo rigore autoimposto, quello di Monk è un personaggio finemente tratteggiato, emblematico di quanta difficoltà comporti oggi pensare con la propria testa e collocarsi al di fuori da correnti e schemi prefissati.