Intervista a Pilar Fogliati e Giovanni Veronesi, protagonista e regista del film Romeo è Giulietta. Al cinema. Intervista realizzata in collaborazione con Maremosso, magazine Feltrinelli.
Pilar, Pilar, perché sei tu, Pilar?
Rispondere è semplice: provate voi ad immaginare una interprete più "giusta" di Pilar Fogliati, per dar vita a una rilettura attuale e coinvolgente della tragedia di Shakespeare più amata. È quello che deve aver pensato Giovanni Veronesi quando ha cominciato a metter mano alla sceneggiatura di Romeo è Giulietta, in questi giorni nelle sale.
Intervista realizzata in collaborazione con Maremosso, magazine Feltrinelli.
LA STORIA
Vittoria è un'attrice che ha commesso un grosso errore: spacciare per proprio un testo teatrale, ricavandone un'accusa di plagio e l'impossibilità di presentarsi ai casting. Federico Landi Porrini è un regista teatrale geniale ma intrattabile che ha disperatamente bisogno di un successo per ritornare in auge, e spera di ottenerlo mettendo in scena al Festival dei Due Mondi di Spoleto un "Romeo e Giulietta" originale: peccato che non gli venga una buona idea a pagarla oro, e che non riesca nemmeno a trovare i suoi attori protagonisti - anche perché fa del suo meglio per cacciare tutti quelli che gli si presentano, fra cui Rocco, il compagno di Vittoria. La stessa Vittoria, miracolosamente arrivata ad ottenere un provino per la parte di Giulietta, viene allontanata malamente da Landi Porrini.
La giovane donna allora decide di imbastire un imbroglio ai danni del regista, travestendosi da uomo e proponendosi per il ruolo di Romeo. Inaspettatamente Federico viene conquistato proprio da quel Romeo sui generis, e Vittoria rinuncerà temporaneamente a svelare l'inganno, prendendo gusto alla possibilità di calcare di nuovo le tavole del palcoscenico.