RIVER TO RIVER 2023, ADIL HUSSAIN A FIRENZE PER PRESENTARE FOOTPRINTS ON WATER

Il  pluripremiato attore del cinema indiano sarà protagonista della seconda giornata del festival. L’evento fa parte del grande programma della 50 giorni di Cinema di Firenze.
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giovedì 7 dicembre 2023 - Festival
Adil Hussain . Interpreta Raghu nel film di Nathalia Syam Footprints On Water.

Sarà Adil Hussain, l’attore due volte National Film Award – il riconoscimento cinematografico più prestigioso in India – e interprete in più di 80 film, il protagonista della 2/a giornata di River to River Florence Indian Film Festival, unico evento in Italia che esplora il volto dell’India contemporanea attraverso il cinema arrivato alla sua 23/ma edizione con la direzione di Selvaggia Velo, in corso fino al 12 dicembre al cinema La Compagnia (via Cavour 50/R) nell’ambito della “50 Giorni di Cinema a Firenze”.

Hussain sarà al festival venerdì 8 dicembre ore 20.30 per presentare insieme alla regista Nathalia Syam la prima nazionale del nuovo lavoro Footprints on Water (India, 2023, 135’), uno spaccato sul mondo dell’immigrazione clandestina vincitore al New York Indian Film Festival come Miglior opera prima. 

Attraverso la ricerca di un padre (Hussain) – arrivato illegalmente in Gran Bretagna – alla ricerca della figlia scomparsa, la pellicola tratteggia il ritratto di chi è costretto ad abbandonare il proprio paese in cerca di un futuro (forse) migliore. 
 

Al via inoltre il focus sul regista bengalese Mrinal Sen, maestro della New Wave cinematografica dell’India orientale, nel centenario dalla nascita, con la proiezione alle 16.00 del film Interview (India, 1971, 82’): parte della “trilogia di Calcutta”, in cui finzione, documento e materiali d'archivio si mescolano per raccontare con lucida ironia le difficoltà del giovane Ranjit in cerca di lavoro. Acclamato e premiato nei più importanti festival internazionali, dalla Mostra del Cinema di Venezia al Festival di Cannes, Mrinal Sen è considerato tra le figure più importanti del cinema indiano insieme a Satyajit Ray e a Ritwik Ghatak, erede e interprete della ricca tradizione culturale bengalese, intellettuale impegnato di stretta formazione marxista, con le sue opere ha dato vita spesso ad accesi dibattiti, e in qualche caso ha suscitato veri e propri scandali. Nel 1981 con Akaler sandhaney ha vinto il Premio speciale della giuria al Festival di Berlino, mentre nel 1983 al Festival di Cannes gli è stato attribuito un premio della giuria per Kharij.
 
Ancora, alle 15.00 la proiezione alla presenza del regista Diego D’Innocenzo del documentario in prima internazionale Sari, sei metri di eleganza (Italia, 2023, 40’), un viaggio nel tempo alla scoperta dell’abito femminile più indossato al mondo, il sari, e alle 18.00 il cooking show dello chef Basheerkutty Mansoor, creatore del primo food truck di cucina indiana in Italia.

A seguire la proiezione di At 23000 feet (India, 2023, 79’) di Kovid Mittal, documentario con protagonista il regista stesso che tenta, senza alcun tipo di esperienza, di scalare una montagna dell’Himalaya, affrontando paure e difficoltà che si presentano durante il cammino.

Allo stesso orario, nella saletta, la proiezione dei primi due episodi della terza stagione della serie Four More ShotsPlease! di Joyeeta Patpatia (India, 2022, 78’), il Sex and The City indiano con protagoniste quattro ragazze che riprendono in mano le proprie vite, cercando di realizzare i loro sogni nella Mumbai millennial.

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