La parabola umana e sportiva del primo calciatore a diventare brand e icona globale di bellezza e stile. È già cult una scena/siparietto con Victoria. Su Netflix.
Vita e gesta di David Beckham. Dall'infanzia in un sobborgo di Londra ai primi passi da professionista; i trionfi e le sconfitte con il Manchester United e la Nazionale inglese; il trasferimento al Real Madrid dei Galácticos e poi a Los Angeles, fino al breve ritorno in Europa e alle nuove sfide dopo il ritiro. Nel mezzo, il matrimonio con la Spice Girl Victoria, i figli, e la fama planetaria.
La parabola umana e sportiva non solo di un grande campione, ma soprattutto del primo calciatore a diventare brand e icona globale di bellezza e stile. La docuserie evidenzia come nel corso della carriera gli allenatori abbiano spesso avuto problemi con lui, accusandolo di non pensare abbastanza al calcio, nonostante Beckham abbia sempre dimostrato professionalità e avuto ottimi rapporti coi compagni. Quei contrasti riflettono piuttosto un conflitto generazionale.
Il regista Fisher Stevens, da buon americano, non conosce benissimo il calcio ma lavora sul piano psicologico, penetra nell'intimità di un carattere, alternando interviste e materiale d'archivio con intelligenza e ironia (è già cult il siparietto in cui Beckham smentisce le origini da 'working class' della moglie).