Dietro l’incantesimo dei colori, la Pixar non smette di inoltrare messaggi universali e si concentra qui sulla lotta dei figli degli immigrati per trovare un posto nella società. Dal 21 giugno al cinema.
Da qualche parte tra Inside Out e Zootropolis, Elemental incontra il fuoco e l’acqua sullo sfondo dell’accettazione della differenza.
Dietro l’incantesimo dei colori, la Pixar non smette di inoltrare messaggi universali, celebrando la tolleranza e l’inclusione. Il nuovo prodotto si concentra allora sulla lotta dei figli degli immigrati per trovare un posto nella società e in una città controllata da una popolazione a maggioranza acquatica, dove i fiammanti sono emarginati dagli altri elementi, costretti nei quartieri più poveri e banditi da alcuni luoghi pubblici. Ma il sentimento nascente tra Ember (Leah Lewis) e Wade (Mamoudou Athie), lei fuoco, lui acqua, metterà in discussione il mondo in cui vivono.
Spingendo ancora più in là i limiti del realismo, senza rinunciare mai a una dose di umorismo, Elemental sviluppa progressivamente un sentimento che finisce per avere il sopravvento su tutto. Una storia d’amore ad altezza di bambino e di adulto, a cui il film parla più profondamente e in filigrana.
Il film di Peter Sohn trova qualche momento di follia allegorica, su tutti l’omaggio ‘indovina chi viene a cena’, ma lascia la strana sensazione di essere stato riletto, rivisto e coretto da più persone nel corso della lunga catena di produzione.