Regia di Alex Infascelli. Prossimamente al cinema.
Il 31 ottobre del 1969, un Marine diciannovenne pluridecorato in Vietnam dirotta un jet della Twa in
partenza da Los Angeles per San Francisco. Vuole andare al Cairo, in Egitto. Si accontenta di Roma,
Italia. Si chiama Raffele Minichiello, è emigrato bambino dall'Irpinia dopo il terremoto del 1962 ed è
cittadino americano. Oggi, davanti alla macchina da presa di Alex Infascelli, racconta la sua vita, tra
Italia e Stati Uniti (dove anni dopo ritornò a vivere), tra il dirottamento più lungo della storia e la
popolarità mediatica che ne conseguì, tra una normale vita familiare e lavorativa (aprì una pompa di
benzina a Roma) e qualche mistero sottostante. Un personaggio sereno, sorridente, quasi surreale,
inquadrato dall'autore anche attraverso le testimoniane di membri dell'equipaggio e di passeggeri del
volo e materiali di repertorio.