Scrittore prestato al cinema, scrive e dirige Tra due mondi. Al cinema dal 7 aprile.
Scrittore prestato al cinema come sceneggiatore e talvolta come regista, Emmanuele Carrère è il figlio della nota storica e russologa francese Hélène Carrère d'Encausse, che gli ha trasmesso lo smodato amore per la letteratura.
"L'avversario" e "I baffi" sono solo alcune delle sue opere che hanno trovato una felice pubblicazione in Italia e che hanno per temi l'identità, l'illusione e l'ambiguità del reale. Punti chiave che si ritrovano anche all'interno della biografia immaginaria di Eduard Limonov, "Limonov", dove un piccolo bandito dell'Ucraina diventa una personalità politica contradditoria ed eccentrica della storia russa. Oppure in "Vite che non sono la mia", incentrato sulle conseguenze che il dolore causa nell'uomo.
Se si prendesse in esame la quasi totalità della produzione di Carrère, si capirebbe quando tutte queste opere siano in realtà collegate l'una all'altra, rivisitando gli stessi argomenti, tradendone gli insegnamenti, evocandoli oppure ripudiandoli. Giocando con quelli che sono i moduli formali ed espressivi dei romanzi di fiction e della saggistica, Carrère spinge il lettore a riflettere su se stesso, giudicandolo attraverso il profilo intellettuale che mostrano al prossimo.