L'energia della sua protagonista è il traino di questo documentario. Presentato alla Festa del Cinema.
Per Veronica Yoko Plebani, atleta paralimpica italiana, lo sport è tutto. Sa di dover faticare più degli altri, impegnarsi al massimo e andare oltre i propri limiti. Sulle cicatrici che le rigano la pelle, Yoko ha costruito la sua personale rinascita: da quel 2011, quando una meningite batterica fulminante le ha fatto perdere le falangi di mani e piedi, all’immediato rilancio fisico e psicologico che le ha permesso di raggiungere risultati straordinari.
Un docufilm che genera un immediato coinvolgimento, grazie soprattutto alla sua protagonista, ma che perde un po’ della sua attrattiva poco prima del traguardo finale.
Senza alcun dubbio il maggior punto di interesse del film è la sua protagonista: quella Yoko “figlia del sole” che attraverso la sua energia, la sua forza di volontà e la voglia di guardare sempre oltre le difficoltà, si mostra come un’atleta nata. Il destino le ha reso la vita complicata, ma lei è riuscita a capovolgerlo a suo favore, partendo dal basso, passo dopo passo, fino a raggiungere quello stato mentale che le ha permesso di lottare per qualsiasi cosa, anche contro e per il proprio fisico. Ed è proprio attraverso il suo corpo, oltre lo sport, che Yoko ridimensiona ogni canone di bellezza. Lo fa senza presunzione, al di fuori di ogni concezione favolistica e sempre con quel lato istintivo che le ha permesso di diventare grande.