#IOSONOQUI, TENERO E MALINCONICO RACCONTO DI UNA CRISI DI MEZZA ETÀ TRA LA FRANCIA E LA COREA DEL SUD

Un viaggio avventuroso e un personaggio in cui in molti sapranno ritrovarsi anche quando lui finisce per perdersi. Al cinema.

Tommaso Tocci, venerdì 15 ottobre 2021 - Recensioni

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La vita di Stéphane è piuttosto tranquilla e soddisfacente. Gestisce il ristorante di famiglia, ha due figli, di cui uno appena sposato, una ex-moglie con cui va d'accordo, e vive nel meraviglioso contesto del sud-ovest francese, nei paesi baschi. La scintilla per una vera crisi esistenziale dei cinquant'anni arriva attraverso Instagram, dove Stéphane inizia a conversare con Soo, una donna coreana che dipinge paesaggi e gli parla dei ciliegi in fiore. Dall'acquisto di un quadro si passa a una telefonata, e di lì alla decisione impulsiva e unilaterale con la quale Stéphane decide di partire per Seoul.

Dalla Francia arriva un feel-good movie per le platee di mezza età, opera convenzionale che sa di esserlo ma che conquista grazie a un ottimismo un po' malinconico.

Il regista Eric Lartigau firma anche la sceneggiatura assieme a Thomas Bidegain (già sceneggiatore di tutti i migliori film di Jacques Audiard), e crea in Stéphane un personaggio in cui in molti sapranno ritrovarsi anche quando lui finisce per perdersi.
 

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