Un percorso emotivamente complesso che porta la regista a indagare sulla sua famiglia. In concorso a Pesaro.
Lynne Sachs dirige un film in cui assembla materiali di diversa provenienza e formato per cercare di definire la figura di suo padre Ira, ora ottantenne, definito lo "Hugh Hefner di Park City" nello Utah. Lynne è nata da una relazione divenuta un matrimonio insieme a due fratelli (uno dei quali ora regista) ma Ira ha messo al mondo molti altri figli alcuni dei quali non erano a conoscenza dell'esistenza degli altri.
La ricerca della figura paterna non costituisce una novità nell'ambito documentaristico e molti ricorderanno, anche per affinità tematica, My Architect di Nathaniel Kahn in cui il figlio del grande architetto Louis Kahn andava alla ricerca della figura del padre (che aveva due famiglie e di cui lui aveva poco goduto la presenza in vita) ritrovandolo nei suoi progetti divenuti edifici.